La Nuova Sardegna

BORORE. Il carnevale è un appuntamento immancabile, per tutti. Ogni città o paese ha le sue maschere tipiche. Ha i suoi antichi riti da osservare rigorosamente e rispettare. In Sardegna la tradizione vuole che il giovedì grasso venga dedicato alla favata. Così le piazze si riempiono di grandi e piccini mascherati. Tra colori e musica, il profumo de "sa fae cun lardu" pervade le strade. Sarà lo stesso a Borore, domani 20 febbraio a partire dalle 18. Fulcro della festa, come accade oramai da decenni, la centralissima piazza Italia. «Pure quest'anno, sebbene la partecipazione della gente stia registrando di volta in volta un calo notevole – ammette l'assessore alle politiche giovanili Alessandra Bonu – grazie alla preziosa collaborazione della Pro loco, abbiamo deciso di impegnarci e organizzare l'evento. Il nostro vuole essere un segnale positivo da lanciare ai compaesani. Vorremmo convincerli a uscire di casa, a partecipare in modo attivo alla vita sociale del piccolo centro in cui abitiamo. Il carnevale è gioia, divertimento. Approfittiamo di questi giorni per stare insieme e condividere il più possibile con gli altri».

Sabato 22, dalle 15, spazio alla sfilata in maschera. I carri partiranno dal distributore di via Roma per poi attraversare tutto il paese. Al termine, il chiassoso e variopinto corteo si radunerà in piazza Italia per ballare e assaporare la "gnocchettata" organizzata sempre dalla Pro loco. Qualche ora più tardi, dalle 23, prenderà il via la serata danzante in maschera. Promossa dal comitato San Lussorio e San Gavino 2020, si terrà nei locali del novenario di San Lussorio. I festeggiamenti proseguiranno il 25 febbraio. Sarà un martedì grasso interamente dedicato ai bambini. Danze aperte dalle 15.30 e zippole a volontà per tutti.