La Nuova Sardegna

Nuoro

Allacci abusivi alla condotta denunce a Ottana e Oniferi

Allacci abusivi alla condotta denunce a Ottana e Oniferi

Sei persone colte in flagranza di reato dagli operatori di Abbanoa e dai militari  Dovranno rispondere di furto aggravato per aver manomesso la rete idrica

20 febbraio 2020
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OTTANA. Avevano ideato un sistema di tubi volanti e contatori fasulli per rubare l’acqua della rete idrica: scoperti sei allacci abusivi alla condotta di Abbanoa e sei persone colte in flagranza di reato, denunciate per furto aggravato. A fare la scoperta ieri mattina gli operatori del nucleo ispettivo dell’ente gestore unico insieme ai carabinieri delle stazioni di Ottana e Oniferi nel corso di un controllo del territorio. Immediata la denuncia per cinque proprietari di abitazioni e per il titolare di un esercizio pubblico.

Gli allacci abusivi, infatti, sono stati scoperti in cinque abitazioni e nell’attività commerciale di uno dei sei denunciati che non hanno saputo dare spiegazioni.

Le verifiche. I sei casi sono stati individuati durante un’ordinaria verifica degli allacci alla rete idrica. I tecnici di Abbanoa hanno trovato nelle nicchie sia allacci diretti tramite tubi flessibili e altra raccorderia idraulica, sia contatori fasulli. Tutti stratagemmi che ormai non hanno alcuna possibilità di farla franca.

Gli operatori dell’ente gestore, infatti, anche quando eseguono il regolare giro di letture dei contatori hanno in dotazione dei tablet con un programma che consente, in tempo reale, di avere riscontro sulla regolarità del misuratore e sulla corretta installazione tramite le coordinate georeferenziate. Un contatore falso, in questo modo, viene individuato immediatamente. In questi casi scatta la segnalazione alle forze dell’ordine con le quali si concorda un sopralluogo congiunto per constatare la flagranza del reato.

Le denunce. «I collegamenti abusivi alla rete idrica – sottolinea Abbanoa – rappresentano dei veri e propri reati perché sono un furto con l’aggravante della manomissione degli impianti e della sottrazione di un bene pubblico. Spesso – aggiunge l’ente gestore – si sottovalutano le conseguenze. In tutta la Sardegna sono diverse le condanne già inflitte (con multe di oltre 15mila euro) sempre per aver manomesso fraudolentemente la rete idrica pubblica con l’obiettivo di avere acqua in maniera gratuita sulle spalle della collettività».

Per maggiore chiarezza: chi sottrae indebitamente e illecitamente litri d’acqua viene punito dalla legge da sei mesi a tre anni di reclusione.

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