La Nuova Sardegna

Nuoro

In “limba” alla scoperta del territorio

di Alessandra Porcu
In “limba” alla scoperta del territorio

Borore, progetto per la scuola primaria. Tra gli argomenti anche cibo e tradizioni

20 febbraio 2020
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BORORE. Le attività avranno inizio domani. Dureranno un paio di mesi e vedranno protagonisti tutti gli alunni della scuola primaria di Borore, che fa capo all’istituto comprensivo Caria di Macomer. «Si tratta di un progetto ampio e valido, capace di arricchire la nostra offerta formativa – spiega il dirigente Sergio Masia –. Per questo motivo, insieme al prezioso aiuto delle maestre che dovranno seguire i bambini, abbiamo deciso di dare piena disponibilità». Laboratori, ricerche storiche, interviste saranno solo una parte del lungo lavoro che si concluderà il prossimo aprile. «Ci saranno due percorsi distinti – precisa la coordinatrice Alessandra Bonu –: uno, in italiano, che verrà intrapreso con la biblioteca comunale. L’altro, in limba, da realizzare insieme allo sportello sovracomunale della lingua sarda che quest’anno vede come centro capofila Macomer». Poco meno di un centinaio gli alunni coinvolti. La maggior parte di loro, precisamente quelli delle 1°, 2°, 3° e 5° classi, aiutati dalla bibliotecaria Francesca Spada dovranno seguire le attività ideate dalla Cooperativa sociale Studio e progetto 2. I bimbi delle prime e delle seconde seguiranno un laboratorio a tema incentrato su “Storie di principi e principesse insolitamente insoliti”. Tra le altre si studierà la figura della giudicessa Eleonora d’Arborea. Le terze affronteranno la tematica del cibo. L’attenzione verrà puntata, in modo particolare, sul pane e sugli strumenti indispensabili per la panificazione». I bambini più grandi, invece, si concentreranno sull’attività che riguarda la conoscenza del municipio e degli amministratori. Si partirà dalla lettura di un libro, per proseguire con il laboratorio vero e proprio. Gli alunni delle due quarte, invece, saranno guidati passo passo dall’operatore dello sportello sovracomunale Salvatore Canu che lavora anche per l’istituto Camillo Bellieni di Sassari, partner del progetto.

I bambini, supportati anche dai volontari del Servizio civile, dovranno ricercare notizie sui luoghi di culto presenti a Borore, sulle tradizioni pagane e cristiane. Il tutto grazie alla consultazione di documenti antichi e alle chiacchierate con gli anziani, memoria storica del paese. Le testimonianze raccolte verranno tradotte dall’italiano al sardo.

«L’obiettivo – sottolinea Bonu – è fare in modo che gli alunni acquisiscano gli argomenti in limba e siano in grado di raccontarli». L’occasione sarà offerta dalla visita guidata in programma ad aprile. Un tour alla scoperta delle chiese e delle antiche usanze di Borore dove a fare da cicerone saranno proprio i bambini.

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