La Nuova Sardegna

Nuoro

“Un fiume di maschere” fa centro

di Alessandro Farina
 “Un fiume di maschere” fa centro

A Bosa applauditissima regata sul Temo con “equipaggi” mascherati

24 febbraio 2020
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BOSA. Un successo di pubblico, con centinaia di persone assiepate sulle sponde dei Lungotemo De Gasperi e Scherer tra il ponte in trachite ed il più moderno ponte pedonale, la terza edizione di Un fiume di maschere. Il “Supercarnevale sull’acqua”, precisamente sull’unico fiume navigabile della Sardegna, ideato dall’associazione NuAdventure e inserito nel cartellone di eventi del Carrasegare ‘Osincu promosso dall’assessorato a turismo e cultura del comune di Bosa in collaborazione con l’associazione Karrasegare ‘Osincu, la Pro loco, le scuole e ovviamente contando sull’innata cultura locale del divertimento. Decine di maschere “acquatiche” hanno sfilato ieri mattina sul corso d’acqua, accolte dagli applausi. Dopo la manifestazione, arricchita da musica dal vivo e dalla gara dei barchini, un fiume di visitatori ha invaso Bosa prendendo d’assedio bar, ristoranti, street food ed i punti di ristoro allestiti nelle vie del centro storico dalla Pro loco, reduci dalla lunga e partecipata notte del Sabato delle cantine in maschera. Oggi il carnevale di Bosa continua con al mattino la sfilata di carri e maschere allestiti dalle scuole, nell’ambito del concorso per il carro migliore. Ma il gran finale è previsto domani, martedì grasso, quando le maschere in nero di S’Attitidu e quelle in bianco di Giolzi si riverseranno nelle strade della parte alta e nelle piazze el centro. Per chiedere “unu tichiricheddu de latte” al mattino, per l’infante affamato abbandonato dalla madre persa nei bagordi del Carrasegare. Alla sera, da soli o in gruppo, armati di una cesta con un lume acceso, la spasmodica ricerca di Giolzi Moro nel cantare “ciappadu ciappadu” all’ospite coinvolto nella pantomima diventa inno al continuo perpetuarsi dei riti.

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