La Nuova Sardegna

Nuoro

Conclusi i lavori della pedemontana

Conclusi i lavori della pedemontana

Ma il Comune non si sbilancia sull’apertura al traffico: prima va collaudata

25 febbraio 2020
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NUORO. Slitta ancora, ma per i cittadini nuoresi non è certo una novità, l’apertura al traffico della strada pedemontana che collegherà i quartieri di Mughina e Monte Jaca. L’impresa Cancellu avrebbe appena concluso i lavori, dunque entro il termine di 40 giorni fissato dall’ulteriore proroga concessale dal Comune a inizio gennaio, ma la strada è ancora chiusa al traffico. «I lavori sono conclusi – dice l’assessore ai Lavori pubblici Gianni Dettori – siamo in attesa del collaudo». Che tempi ci saranno? L’assessore prudentemente non vuole fare previsioni, ma non ci sarebbero impedimenti o ostacoli imprevisti. Anche il direttore dei lavori, l’ingegnere Mario Giannasi, conferma la conclusione dei lavori. «Il verbale di ultimazione è dei giorni scorsi – dice – la strada è pronta. Sono necessarie alcune piantumazioni a lato della carreggiata ma la pedemontana potrebbe essere già aperta».

Nell’attesa sta suscitando qualche polemica la piccola rotonda realizzata proprio all’incrocio tra via Mughina e la nuova strada. Sono in particolare gli automobilisti provenienti da Oliena a segnalare i disagi che comporterebbe il segnale orizzontale che li obbliga a dare la precedenza nonostante si tratti di una strada provinciale. Altro elemento al centro delle critiche è l’eccessiva pendenza della rotonda, circostanza abbastanza rara in effetti. Forse un comune stop per chi proviene dalla pedemontana, che probabilmente una volta aperta non sarà trafficatissima visto che l’utenza sarà sostanzialmente limitata agli abitanti del quartiere, avrebbe contribuito a rendere più scorrevole il traffico all’ingresso della città.

Lunga un chilometro e 300 metri di lunghezza per 9,50 metri di larghezza, la nuova strada pedemontana ha avuto sinora un costo complessivo di tre milioni di euro. I lavori, appaltati all’impresa Cancellu nel 2015 e cominciati nel dicembre 2016, si sarebbero dovuti concludere nel febbraio di due anni fa.

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