La Nuova Sardegna

Nuoro

Dagli studenti di Erasmus l’arrivederci a Macomer

di Alessandra Porcu
Dagli studenti di Erasmus l’arrivederci a Macomer

Si è concluso il programma che ha condotto nel Marghine i ragazzi europei Hanno imparato il funzionamento delle istituzioni e soprattutto stretto amicizie

29 febbraio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. L'ultimo gruppo di studenti che ha preso parte al progetto Erasmus K2 ha lasciato l’isola ieri. «Con le lacrime agli occhi», ha raccontato Massimo De Pau, dirigente dell'istituto Satta e Amaldi di Macomer. «Se avessero avuto la possibilità, sarebbero rimasti ancora qui non solo per continuare a visitare la Sardegna ma anche e soprattutto per non separarsi dai loro colleghi italiani. Nascono sempre delle belle e durature amicizie grazie agli scambi culturali», ha sottolineato De Pau.

Come detto i sei alunni del Portogallo sono stati gli ultimi a soggiornare nella cittadina del Marghine. Gli altri 18, provenienti da Polonia, Lituania e Olanda, sono partiti lo scorso 26 febbraio accompagnati dai rispettivi docenti. A ospitarli, per quasi una settimana, sono state diverse famiglie del territorio. «Quella in Sardegna è stata l'ultima tappa dell'Erasmus K2 – ha spiegato il dirigente – e ha avuto come tema centrale la politica e il suo funzionamento nei diversi Paesi europei».

Non a caso alcuni dei luoghi che i ragazzi e le ragazze hanno avuto la possibilità di vedere sono stati palazzo Baccaredda, che ospita il municipio di Cagliari, e quello del Consiglio regionale. «È stata un'esperienza importante. Un modo per conoscere da vicino realtà, per alcuni versi, lontane dalle loro. Tra le tante cose fatte, c'è stata anche la simulazione del voto in aula. Anche Alghero e la sede del suo Comune hanno catturato l'attenzione degli studenti. Così come Casa Gramsci a Ghilarza. Il merito del progetto è stato quello – ha precisato Massimo De Pau – di allargare la politica al territorio».

Non a caso, sono state programmate pure delle incursioni nei centri che più di tutti, nell'isola, celebrano il carnevale e la sua antica spettacolarità. A Ottana gli studenti hanno assistito alla vestizione dei Boes e dei Merdules così come a quella della Filonzana.

«È stato fatto solo per loro – ha ammesso De Pau – e il bello è che questo incontro non è stato fine a se stesso. Ha dato vita a un gemellaggio tra Ottana e Porto. Nei prossimi mesi, infatti, una delegazione partirà dal centro del nuorese per raggiungere la città del Portogallo dove si svolge una famosa fiera di maschere tradizionali. Sono fiero e orgoglioso – ha concluso De Pau – perché questo è il chiaro esempio di quanto sia fondamentale la conoscenza del mondo e dei popoli. L'Erasmus ha il merito di abbattere i muri e di costruire ponti. Ecco perché abbiamo già presentato le domande per altri progetti di questo tipo. A breve sapremo se saranno accettate».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative