Gavoi, il gran finale del Carrasegare
Oggi la sfilata in via Roma organizzata da gruppo folk Pro loco e Comune
01 marzo 2020
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GAVOI. Gavoi chiude il Carnevale con uno degli eventi più attesi: la sfilata delle maschere tradizionali “Carrasegare in Barbagia” che si terrà stasera a partire dalle 16.30 nella centralissima via Roma, sotto l’organizzazione del gruppo folk Pro loco in collaborazione con l’amministrazione comunale. La pentolaccia allietata quindi dalla presenza delle maschere di sos Mamuthones di Mamoiada, sos Urthos e buttudos di Fonni, su Harrasehare lodinesu di Lodine, sa Maschera ’e cuaddu di Neoneli, su Bundhu di Orani e gli immancabili padroni di casa sos Tumbarinos. «Gli organizzatori hanno invitato a sfilare in abiti tradizionali e annessi strumenti tutti i gavoesi – spiegano dalla organizzazione – ma a contorno della manifestazione ufficiale non mancheranno certo le maschere e le orchestrine spontanee come avviene durante tutto il Carnevale. Una edizione del Carnevale entusiasmante iniziata il 16 gennaio – spiegano ancora – con sfilate affollate, combriccole che hanno invaso tutte le vie del paese con musica e colori. Così il giovedì grasso e la tradizionale Sortilla de Tumbarinos, promossa dall’amministrazione comunale, dalle associazioni Pro loco e Tumbarinos, inserita nel cartellone patrocinato dalla Regione “Carnevali di Barbagia” ha fatto registrare numeri da record, importanti presenze turistiche, strutture ricettive pressoché al completo. Poi la sfilata dei carri e delle maschere del 24 febbraio. Hanno partecipato sei gruppi in maschera con cinque carri allegorici e centinaia di figuranti, accompagnati da maschere singole o a piccoli gruppetti mescolate alla allegra sfilata. Tutti i gruppi hanno ricevuto un rimborso commisurato mentre a essere riconosciuti come vincitori dalla giuria sono stati: primi classificati ex aequo Moulin Rouge e Pizzicati, entrambi di Gavoi, terzi il Charleston di Lodine, quarti I Supereroi della Leva di Gavoi, quinti ancora I Supereroi di Sarule mentre le migliori maschere iscritte sono state quelle de su Puddarzu di Ollolai». (m.c.)