La Nuova Sardegna

Nuoro

Forestale, secondo attentato in 3 giorni

di Valeria Gianoglio
Forestale, secondo attentato in 3 giorni

Dopo le fucilate alla stazione di Seui, incendiata a Bolotana l’auto del comandante della stazione di Benetutti

03 marzo 2020
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BOLOTANA. Tre giorni fa le fucilate esplose al garage della caserma dove ha sede la stazione forestale di Seui, e domenica notte, intorno alle 22.15, le fiamme appiccate all’auto del comandante della stazione forestale di Benetutti, Mariano Piras, parcheggiata sotto la sua casa, nel centro storico di Bolotana. Sono ore davvero incandescenti, insomma, per il corpo forestale nel cuore dell’isola: piene di timori, preoccupazioni ma anche di decise prese di posizione contro gli ultimi attentati – due a distanza di tre giorni l’uno dall’altro – indirizzati contro l’istituzione o gli uomini che la rappresentano sul territorio. L’ultimo episodio, dunque, risale a domenica notte. Sono circa la 22 quando la Mazda CX3 di Mariano Piras, 58 anni, da due comandante della stazione forestale di Benetutti, viene avvolta dalle lingue di fuoco. L’auto, come sempre, è parcheggiata sotto la casa del centro storico di via Brigata Sassari, a Bolotana, dove Piras vive da tempo insieme ai genitori. Ad accorgersi dell’accaduto e a tentare di spegnere le fiamme sembra che sia stato lo stesso Piras, allertato dal bagliore delle fiamme e dal fumo che entrava insistente dentro l’appartamento. Ma nonostante i suoi sforzi, insieme a quelli di altri vicini accorsi non appena accertata l’origine del fumo, l’auto ha riportato danni piuttosto consistenti, in particolare alla parte anteriore.

Piras, da due anni, guida dunque la stazione forestale di Benetutti, dove è conosciuto, stimato e ritenuto da tutti un professionista competente, serio e di poche parole ma molti fatti e altrettanto impegno. L’episodio che lo ha colpito domenica notte ha colpito non solo lui ma anche tantissimi suoi colleghi: già dalle prime luci dell’alba di ieri, infatti, a poche ore di distanza dall’attentato incendiario, i telefonini degli uomini del corpo forestale dell’intera Sardegna hanno cominciato a trillare all’impazzata. Così come nelle chat che legano tra loro gli appartenenti al corpo sono piovute decine e decine di messaggi di solidarietà verso il collega colpito ma anche diversi altri ricchi di preoccupazioni e timori. «Voglio esprimere la massima solidarietà e vicinanza al collega Piras – dice il segretario regionale dei forestali Uil, Emilio Carta – così come negli ultimi giorni, ho espresso la stessa vicinanza agli uomini del corpo forestale di Seui, dopo l’attentato. Sono ore difficili, insomma, per il corpo forestale, e nessuno di noi dimentica che il nostro è un lavoro che tocca questioni e materie molto delicate, che ci pongono spesso in prima linea a combattere contro l’illegalità. Posto che fino a che le indagini non saranno completate non vi sarà certezza, tuttavia è ragionevole ipotizzare che anche questa volta l’attentato sia una ritorsione per l’attività svolta. Un gesto davvero vigliacco commesso da qualcuno che si è sentito toccato e disturbato nella sua attività illegale».

«Ci sono tanti fronti caldi – continua il rappresentante sindacale della Uil – dove lavoro io, nel sud Sardegna, una delle questioni calde è il bracconaggio, nel Nuorese e nel centro Sardegna, sicuramente, c’è la questione della peste suina. Per non parlare poi dell’abusivismo edilizio, dell’inquinamento e di tanto altro. Per questo da tempo chiediamo alla politica una maggiore attenzione: abbiamo una carenza di personale giovane e poi è necessario che la politica riconosca finalmente la specificità del nostro ruolo: perché non siamo semplici dipendenti regionali ma svolgiamo funzioni di polizia». E sempre sull’attentato di ieri, così come già aveva fatto dopo le fucilate esplose alla caserma del corpo forestale di Seui, è intervenuto il presidente della Regione, Christian Solinas. «Per la seconda volta in pochi giorni, il Corpo forestale della Sardegna è stato vittima di attentatori vili e criminali. Il grave gesto intimidatorio non fermerà l'azione degli agenti che presidiano il territorio con impegno e abnegazione per la tutela dell'ambiente e la repressione dei reati che minacciano il nostro patrimonio naturale. A tutto il corpo forestale la solidarietà dell'intera giunta regionale». «Ancora un gesto vigliacco nei confronti del personale che lavora al servizio della comunità sarda. Solidarietà incondizionata all'intero Corpo forestale, consapevole che sarà intensificata l'azione per individuare gli autori di questi gesti criminali», ha aggiunto l'assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis. «Atti come questo sono l’espressione di una sottocultura che deve in ogni modo essere arginata» ha commentato il presidente del consiglio regionale, Michele Pais. E all’ispettore Piras hanno manifestato la loro vicinanza, insieme alla ferma condanna dell’attentato e «il rammarico per l’inqualificabile atto» di domenica notte, anche il comandante del corpo forestale Antonio Casula, il direttore dell’ispettorato forestale di Sassari, Giancarlo Muntoni.

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