La Nuova Sardegna

Nuoro

lula 

Il grande successo della sfilata dei carri chiude il carnevale

di Bernardo Asproni

LULA. Su “Carrasecare luvulesu” ha calato il sipario con la sfilata dei carri e dei gruppi in maschera e maschere singole. È il secondo appuntamento che viene proposto, ogni anno, dopo la...

03 marzo 2020
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LULA. Su “Carrasecare luvulesu” ha calato il sipario con la sfilata dei carri e dei gruppi in maschera e maschere singole. È il secondo appuntamento che viene proposto, ogni anno, dopo la spettacolare sfilata scenica, scorsa settimana, di “Pàganos”, su Batiledhu, che aveva attirato la folla delle grandi occasioni. Si chiude, quindi, con l’iniziativa del carnevale in maschera, promossa dalla Pro loco Sa Rosa ’e Monte in collaborazione con l’Avis. Anche quest’anno l’appuntamento, ritenuto una classica, non ha tradito le aspettative. «Siamo soddisfatti. È vero che ci sono stati pochi carri ma hanno risposto all’appello tantissime maschere, soprattutto giovani e minori dando corpo al messaggio della socializzazione all’insegna del sano divertimento» ha sostenuto il presidente dell’Avis Gianni Arrigo che, con la parrucca e un abito intonato alla circostanza, è sceso in campo, in prima persona, seguendo il corso della festa e aggiungendo colore al colore. La festa ha avuto inizio alle ore 14,30 con l’adunata in corso Gramsci, davanti al caseggiato scolastico, all’uscita nord del paese con balli, canti e scenette e scherzi divertenti.

Protagonisti i carri e i gruppi “La febbre del sabato sera”, “Le allegre note della tastiera musicale Mozart”, “Gufi e civette” e “Il rustico Cogognavirus”, accompagnate da un imponente “vescovo”, che impartiva la benedizione a tutti, e le tante maschere tipiche carnevalesche e altre improvvisate e personalizzate, fra le quali Kongong con un donna in gabbia, incutendo paura, inizialmente, ai minori, per familiarizzare poi. Insomma una carovana dai mille colori che ha percorso un lungo e tortuoso per convergere in piazzale Loreto. Il pubblico ha assistito ai bordi della strada apprezzando le proposte, che hanno denotato ironia goliardica e carnevalesca sicuramente ammirevole, e unendosi al passaggio sino a piazzale Loreto, dove l’organetto di Gian Paolo Piredda di Nuoro ha accompagnato i balli sardi, mentre venivano offerti dagli organizzatori dolci tipici del carnevale, quali vuvusones, fatti fritti, origliettas e il gustoso nettare di Baco. E così si è andati avanti sino a tarda sera con un caldo arrivederci al prossimo anno.

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