La Nuova Sardegna

Nuoro

In tre rapinano il distributore

Il colpo giovedì notte a “Jenna erru” nella strada tra il capoluogo e Mamoiada: 2mila euro il bottino

07 marzo 2020
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NUORO. Tre banditi mascherati e armati di una pistola hanno rapinato il distributore di Janna erru, lungo la strada Statale 389 verso Mamoiada. Il bottino è di circa duemila euro, l’incasso della giornata.

La rapina è stata compiuta nella serata di giovedì scorso, praticamente subito dopo l’orario di chiusura, quando nell’impianto, della Ip c’era soltanto il gestore. A lui si sono presentati i tre malviventi, arrivati a bordo di un’auto poi abbandonata e bruciata, risultata rubata nel cagliaritano. Tuttu incappucciati, uno di loro armato di pistola, hanno avuto gioco facile con il proprietario. Si sono fatti consegnare l’incasso della giornata, circa duemila euro custoditi nel registratore di cassa del bar annesso. Quindi sono scappati.

Il proprietario, dopo un primo comprensibile momento di paura, ha avvisato i carabinieri. I militari sono arrivati dal capoluogo e da Mamoiada (nel cui territorio ricade la stazione di servizio). È subito cominciata la caccia all’uomo, che finora non ha dato risultati.

Le ricerche però hanno condotto a individuare la macchina utilizzata dai banditi per la fuga. Era nascosta in una zona non lontana dal punto della rapina. I banditi hanno avuto l’accortezza di darla alle fiamme, certamente per cancellare eventuali tracce o residui organici che avrebbero potuto aiutare gli inquirenti nella loro identificazione.

Le indagini si basano sulla testimonianza del gestore e sulle telecamere dell’impianto, anche se vista l’ora buia non sarà facile arrivare all’identificazione del terzetto. I banditi evidentemente tenevano sotto controllo la stazione da tempo e con tutta probabilità hanno studiato con attenzione gli orari di minor afflusso di clienti. Anche l’auto, rubata qualche giorno fa nel cagliaritano, era funzionale alla rapina: i rapinatori se ne sono disfatti una volta concluso il colpo e dopo essersi allontanati dall’impianto. Senza dubbi conoscono bene anche la zona, anche se non si esclude che un complice li attendesse con qualche altra auto “pulita” per condurli al sicuro.

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