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Spesa a domicilio per chi ne ha bisogno grazie a dieci volontari

Spesa a domicilio per chi ne ha bisogno grazie a dieci volontari

Un gruppo di giovani ha costituito autonomamente una rete di solidarietà: consegnano farmaci e alimenti

13 marzo 2020
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BORTIGALI. Sono poco meno di dieci. Hanno un’età che si aggira intorno ai trent’anni. Abitano a Bortigali e, in questo che è un periodo difficile e pesante un po’ per tutti, hanno deciso di unire le forze mettendosi a disposizione della comunità. «L’idea di fare la spesa per le persone anziane e per chi si trovi in una condizione di forte disagio, è nata così. Per caso – racconta Jessica Saba –. A me e agli altri volontari, molti dei quali fanno parte della Pro loco, è sembrata un’iniziativa utile, così nei giorni scorsi abbiamo deciso di promuoverla sui social e attraverso il passaparola».

Telefono alla mano, stando comodamente a casa, chiunque abbia necessità può contattare i ragazzi per chiedere che gli vengano portate a domicilio le buste con i generi alimentari. «Ci vengono richiesti soprattutto pane, pasta, latte, passata di pomodoro e carne – spiega Jessica –, può capitare, persino, che a certe persone servano dei medicinali».

«Viste le stringenti norme di sicurezza imposte dal Governo per contrastare il diffondersi del coronavirus, prima di riuscire a entrare nel market bisogna mettersi in fila e aspettare a lungo il proprio turno. Sempre mantenendo un’adeguata distanza gli uni dagli altri», precisa Giancarlo Salaris. «Il fatto di doverlo fare non mi disturba. Sono contento di poter essere d’aiuto ai miei compaesani, in particolare a quelli più fragili e soli».

Una volta acquistato il necessario, i giovani, rigorosamente con indosso guanti e mascherine, si recano davanti alle abitazioni dei richiedenti. «Chiaramente lasciano i sacchetti della spesa fuori dalla porta. Non possiamo avere alcun tipo di contatto con nessuna di queste persone», sottolinea Jessica. Fino all’11 marzo scorso, prima che il decreto del presidente del consiglio disponesse la chiusura di bar e ristoranti, Giancarlo Salaris ha effettuato anche un altro tipo di servizio: la colazione da asporto. «Essendo il gestore di un locale, ho pensato che potesse essere utile consegnare cornetto, caffè o cappuccino direttamente a casa. L’iniziativa è stata molto apprezzata e in tanti hanno colto l’occasione al volo. Peccato, però – ammette Giancarlo –, che non sarà più possibile farlo. A meno che non ci siano disposizioni in merito».

Il Covid19 sta cambiando abitudini e stili di vita, ma a pensarci bene sta avendo il merito di tirare fuori il meglio delle persone. I volontari di Bortigali ne sono un chiaro esempio. A onor del vero va detto che sono diversi i paesi del Marghine che si stanno mobilitando per mettere in campo iniziative simili. Benvenuta solidarietà. (a.p.)

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