Dai tappeti alle mascherine
di Sergio Secci
Una ditta regala alle sarte baroniesi il tessuto per produrle
22 marzo 2020
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SINISCOLA. Assemblate e cucite a mano migliaia di mascherine made in Baronia: vanno ad incrementare le dotazioni delle associazioni di pronto soccorso, volontari e tanti cittadini che non riescono più a trovarle nei punti di vendita. Come sta succedendo in tutta l’Italia alle prese con il coronavirus, anche Paolo Cocco originario di Nule e titolare della Tessilcocco, azienda che nella Zir di Siniscola produce tappeti, arazzi, tende e asciugami artigianali, ha deciso di darsi da fare per realizzare mascherine di protezione in tessuto. Assieme alla moglie Cristina hanno deciso di bloccare la produzione nello stabilimento e mettersi a disposizione gratuitamente per creare questi necessari ed introvabili ausili sanitari.
La caratteristica di queste mascherine, essendo di un tessuto lavabile, è che possono essere riutilizzate e la distribuzione attualmente, è affidata alla dottoressa Grazia Manca, medico di Posada. «Mi sono offerto di mettere a disposizione la mia tessitura per far fronte alle richieste di stoffa con la mia esperienza lavorativa nel settore ne ho creato una stoffa che è possibile riutilizzare dopo averle disinfettate. Da giorni – spiega Paolo Cocco – sono chiuso in azienda a produrre stoffa, mi sono isolato dal mondo. Ringrazio tutte le sarte che stanno aderendo alla mia iniziativa ormai in sei comuni del circondario. Il mercato è fermo ed eravamo pronti per la stagione ma ci siamo messi a disposizione per dare una mano d’aiuto. Chiarisco che io metto solo il tessuto, le mascherine sono fatte quindi dalle tantissime volontarie ». Il tessuto donato dalla Tessilcocco finisce nelle case di Siniscola, Posada Torpè, e altri comuni spiega Grazia Manca: «Non tutti sono attrezzati con macchine industriali e ci sono naturalmente tanti problemi pratici ma comunque si va avanti, Per ora, grazie alla donazione di Cocco, sono stati forniti di stoffa il gruppo missionario e quello catechistico di Siniscola, la Caritas di Torpe che fornirà mascherine al policlinico e alcune donne di Posada per fornire anche le forze dell' ordine, la protezione civile che ne sono sprovviste».
La caratteristica di queste mascherine, essendo di un tessuto lavabile, è che possono essere riutilizzate e la distribuzione attualmente, è affidata alla dottoressa Grazia Manca, medico di Posada. «Mi sono offerto di mettere a disposizione la mia tessitura per far fronte alle richieste di stoffa con la mia esperienza lavorativa nel settore ne ho creato una stoffa che è possibile riutilizzare dopo averle disinfettate. Da giorni – spiega Paolo Cocco – sono chiuso in azienda a produrre stoffa, mi sono isolato dal mondo. Ringrazio tutte le sarte che stanno aderendo alla mia iniziativa ormai in sei comuni del circondario. Il mercato è fermo ed eravamo pronti per la stagione ma ci siamo messi a disposizione per dare una mano d’aiuto. Chiarisco che io metto solo il tessuto, le mascherine sono fatte quindi dalle tantissime volontarie ». Il tessuto donato dalla Tessilcocco finisce nelle case di Siniscola, Posada Torpè, e altri comuni spiega Grazia Manca: «Non tutti sono attrezzati con macchine industriali e ci sono naturalmente tanti problemi pratici ma comunque si va avanti, Per ora, grazie alla donazione di Cocco, sono stati forniti di stoffa il gruppo missionario e quello catechistico di Siniscola, la Caritas di Torpe che fornirà mascherine al policlinico e alcune donne di Posada per fornire anche le forze dell' ordine, la protezione civile che ne sono sprovviste».
