Nuoro, le cassiere in trincea con barriere in plexiglass
di Luca Urgu
L’emergenza nei market della città si affronta con mascherine e guanti. Fois (Conad): «Stiamo facendo di tutto per tutelare i nostri 300 dipendenti»
22 marzo 2020
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NUORO. Avere nervi saldi e una calma olimpica aiuta se stessi e gli altri nei momenti difficili, quando la tensione rischia di giocare brutti scherzi. E, se i medici e gli operatori sanitari sono da settimane nell’avamposto, sul fronte sempre più complesso e pericoloso del contrasto al coronavirus, ci sono anche altre categorie che quotidianamente lavorano e sono a contatto con il pubblico. Gente di cui si sa ben poco o nulla ma che è doveroso servire, in tempi di pace e di pandemia allo stesso modo, ovvero con educazione e garbo. I supermercati, i negozi di alimentari, beni di prima necessità si sono fatti trovare pronti ad affrontare l’emergenza. I presidi di tutta la provincia si sono attrezzati con le dotazioni individuali (guanti e mascherine) e gel per lavarsi le mani, per tenere lontano il mostro. Poi anche le aziende non si sono sottratte alle loro responsabilità realizzando in cassa barriere in plexigass.
«Noi stiamo facendo di tutto per tutelare i nostri dipendenti che fino ad oggi hanno lavorato con grande spirito di sacrificio e responsabilità. Pochissimi i casi di malattia che abbiamo riscontrato per evitare di venire al posto di lavoro, salvo i casi ovviamente reali che accadono fisiologicamente in questo periodo» spiega Franco Fois, presidente del gruppo Insieme srl che gestisce non solo in provincia di Nuoro numerosi supermercati del gruppo Conad. Da Nuoro passando per Ottana, Macomer fino a Olbia dove lavorano stabilmente oltre 300 persone. «Ognuno sta facendo la sua parte. E di questo siamo orgogliosi di chi lavora con serietà e allo stesso tempo motivati a continuare a dare del nostro meglio in questo periodo faticoso assicurando alla clientela un servizio puntuale e di qualità. Abbiamo adottato tutte le misure necessarie di buonsenso e che ci venivano chieste – sottolinea –: dalle distanza di sicurezza ad altri accorgimenti come l’afflusso regolato nelle strutture. Stiamo informando l’utenza anche con dei video che stiamo facendo girare sui social. Il nostro obiettivo è lavorare per il nostro bene e per quello dell’utenza in sicurezza». Alla Conad di via Biscollai la corsa alla spesa non si è mai fermata. È vero, però, che si procede con maggior calma e cautela. Quasi tutti i clienti hanno la mascherina e c’è una vera e propria autoregolamentazione nel mantenere almeno un metro di distanza sia in cassa che negli scaffali. Insomma lo sguardo non è più solo rivolto al prodotto da mettere in carrello ma anche a chi si ha vicino. Il timore per un possibile contagio quando si esce di casa è innegabile che ci sia, occorre per questo assumere atteggiamenti corretti. «Siamo tranquilli, l’azienda si è mossa per tempo e ci ha dotato di mascherine, guanti e barriera protettiva – spiega Mariolina Sedda, cassiera –. I clienti in genere sono abbastanza attenti e rispettosi e quando si distraggono siamo noi a ricordare di rispettare distanze». Anche all'Iperpan vicino al cimitero di Sa ’e manca l’attenzione sul fronte della sicurezza è massima.
«Sta andando tutto bene. Qualche preoccupazione che ci sta in una situazione del genere, ma procediamo – dice la cassiera – anche la gente ha capito e si adegua evitando di intasare gli spazi». Inoltre diversi supermercati, ma anche i piccoli negozietti di quartiere, le farmacie e qualche ristorante, oltre le solite pizzerie si sono attrezzati per la consegna della merce o del cibo a domicilio. Un servizio in questo momento complicato, fondamentale soprattutto per i più deboli.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Noi stiamo facendo di tutto per tutelare i nostri dipendenti che fino ad oggi hanno lavorato con grande spirito di sacrificio e responsabilità. Pochissimi i casi di malattia che abbiamo riscontrato per evitare di venire al posto di lavoro, salvo i casi ovviamente reali che accadono fisiologicamente in questo periodo» spiega Franco Fois, presidente del gruppo Insieme srl che gestisce non solo in provincia di Nuoro numerosi supermercati del gruppo Conad. Da Nuoro passando per Ottana, Macomer fino a Olbia dove lavorano stabilmente oltre 300 persone. «Ognuno sta facendo la sua parte. E di questo siamo orgogliosi di chi lavora con serietà e allo stesso tempo motivati a continuare a dare del nostro meglio in questo periodo faticoso assicurando alla clientela un servizio puntuale e di qualità. Abbiamo adottato tutte le misure necessarie di buonsenso e che ci venivano chieste – sottolinea –: dalle distanza di sicurezza ad altri accorgimenti come l’afflusso regolato nelle strutture. Stiamo informando l’utenza anche con dei video che stiamo facendo girare sui social. Il nostro obiettivo è lavorare per il nostro bene e per quello dell’utenza in sicurezza». Alla Conad di via Biscollai la corsa alla spesa non si è mai fermata. È vero, però, che si procede con maggior calma e cautela. Quasi tutti i clienti hanno la mascherina e c’è una vera e propria autoregolamentazione nel mantenere almeno un metro di distanza sia in cassa che negli scaffali. Insomma lo sguardo non è più solo rivolto al prodotto da mettere in carrello ma anche a chi si ha vicino. Il timore per un possibile contagio quando si esce di casa è innegabile che ci sia, occorre per questo assumere atteggiamenti corretti. «Siamo tranquilli, l’azienda si è mossa per tempo e ci ha dotato di mascherine, guanti e barriera protettiva – spiega Mariolina Sedda, cassiera –. I clienti in genere sono abbastanza attenti e rispettosi e quando si distraggono siamo noi a ricordare di rispettare distanze». Anche all'Iperpan vicino al cimitero di Sa ’e manca l’attenzione sul fronte della sicurezza è massima.
«Sta andando tutto bene. Qualche preoccupazione che ci sta in una situazione del genere, ma procediamo – dice la cassiera – anche la gente ha capito e si adegua evitando di intasare gli spazi». Inoltre diversi supermercati, ma anche i piccoli negozietti di quartiere, le farmacie e qualche ristorante, oltre le solite pizzerie si sono attrezzati per la consegna della merce o del cibo a domicilio. Un servizio in questo momento complicato, fondamentale soprattutto per i più deboli.
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