La Nuova Sardegna

Nuoro

Settore carni a rischio «Mangiate sardo e sano»

di Sandro Biccai
Settore carni a rischio «Mangiate sardo e sano»

Bortigali, l’azienda Milia, leader nel settore, analizza la contrazione dei consumi Il problema è per i prodotti di pregio: vendite di Pasqua in crisi per gli agnelli

26 marzo 2020
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BORTIGALI. Tra i molteplici riverberi negativi causati dalla crescente diffusione del coronavirus non si possono trascurare i problemi che stanno investendo il settore carni, da tempo uno dei comparti più dinamici del tessuto economico del Marghine, con alcune aziende all'avanguardia in grado di assicurare decine e decine di buste paga a dipendenti fissi e stagionali e di garantire un reddito sicuro a molti altri lavoratori impegnati nell'indotto. Il rischio concreto è che, proprio a causa del coronavirus, anche un settore così vitale possa andare incontro a criticità e problematiche fino a poche settimane fa addirittura insospettabili. A fare il punto della situazione venutasi a creare quasi all'improvviso è Antonello Milia, uno dei responsabili dell'azienda Milia di Bortigali: «Il blocco della ristorazione, delle strutture ricettive e degli agriturismi, ma anche l'impossibilità di organizzare feste comunitarie o anche solo pranzi e cene in famiglia o tra amici, così come previsto dalle misure predisposte dal governo nazionale per cercare di contenere l'emergenza Covid 19, non hanno inciso più di tanto sulla vendita delle carni di largo consumo come quelle suine e bovine. Hanno determinato, invece, un vistoso calo nell'acquisto di carni considerate di maggior pregio. Mi riferisco in particolare all'agnello IGP, al maialetto e al capretto che hanno registrato una flessione nelle vendite e, di conseguenza, una contrazione del giro d'affari ad esse legate. Si sta palesando una situazione di difficoltà e di incertezza proprio alla vigilia della Pasqua che, come noto, rappresenta uno dei periodi dell'anno in cui tradizionalmente cresce il consumo delle carni di pregio, e che permette alle aziende del settore di implementare le vendite ed il fatturato. Con queste premesse, cosa potrà succederà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi?». Difficile, allo stato attuale, fare previsioni in merito e cercare di anticipare quelli che saranno i comportamenti dei consumatori e le dinamiche di un mercato già di per sé piuttosto complicato. Ed è per questo che Antonello Milia rivolge un invito chiaro ai consumatori isolani: «Il primo pensiero di noi produttori non può che essere la salvaguardia e la tutela della salute di tutti; la speranza è che si possa ritornare alla normalità in tempi brevi. Ma nel frattempo occorre dare una mano alle nostre aziende. E lo si può fare in maniera molto semplice, acquistando prodotti sardi e certificati. In questo modo si può perseguire un duplice risultato: mangiare sano e sostenere le aziende agricole e agroalimentari, pilastro fondamentale dell'economia del territorio, che danno lavoro a centinaia di persone».

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