Intermare, operai di nuovo al lavoro
Arbatax, la fabbrica Saipem dovrà completare una commessa in una settimana
27 marzo 2020
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ARBATAX. È durato soltanto due giorni, da lunedì fino a mercoledì, il blocco totale delle lavorazioni nel cantiere operativo della Saipem, Intermare fabrication yard, ubicato a bocca di porto ad Arbatax. Da lunedì mattina, in attesa di chiarimenti giuridici in seguito all’ultimo Dpcm sull'emergenza epidemiologica, i vertici aziendali hanno bloccato ola propria operatività, per verificare se il grande cantiere rientrasse le varie attività produttive industriali non “essenziali”. Da mercoledì mattina, dopo un via libera, sono tornate al lavoro poche decine di maestranze fra le 135 che vi operavano, fra dirette e di imprese esterne.
L’Intermare fabrication yard, dovrà concludere solo una delle commesse in corso di attuazione. Si tratta di una lavorazione urgente di una pipe-line, ovvero grossi tubi per una condotta per il Progetto Alen in Nuova Guinea.
I manufatti dovrebbero essere terminati nell’arco di poco più di una settimana. E poi, intorno al 3-5 aprile, dovranno essere caricati a bordo di una gigantesca bettolina, nella banchina dell’Intermare fabrication yard, (dove ci sono anche le linee di varo), che li trasporterà in Africa.
«Purtroppo – ha detto ieri pomeriggio il segretario generale della Cigl Nuoro-Ogliastra, Giacomo Pani – siamo tutti, come dentro una grande “tempesta” legata all’emergenza epidemiologica. Speriamo possa terminare quanto prima. A quanto mi risulta, a parte le lavorazioni che erano in corso, nello stabilimento Intermare specializzato nella realizzazione di imponenti piattaforme offshore per la ricerca petrolifera marina, si stavano registrando grosse speranze in relazione alla possibile acquisizione di una nuova e importante commessa. Non dobbiamo scordare che questo importante sito operativo Saipem è la più grande realtà industriale di tutto il territorio ogliastrino». (l.cu.)
L’Intermare fabrication yard, dovrà concludere solo una delle commesse in corso di attuazione. Si tratta di una lavorazione urgente di una pipe-line, ovvero grossi tubi per una condotta per il Progetto Alen in Nuova Guinea.
I manufatti dovrebbero essere terminati nell’arco di poco più di una settimana. E poi, intorno al 3-5 aprile, dovranno essere caricati a bordo di una gigantesca bettolina, nella banchina dell’Intermare fabrication yard, (dove ci sono anche le linee di varo), che li trasporterà in Africa.
«Purtroppo – ha detto ieri pomeriggio il segretario generale della Cigl Nuoro-Ogliastra, Giacomo Pani – siamo tutti, come dentro una grande “tempesta” legata all’emergenza epidemiologica. Speriamo possa terminare quanto prima. A quanto mi risulta, a parte le lavorazioni che erano in corso, nello stabilimento Intermare specializzato nella realizzazione di imponenti piattaforme offshore per la ricerca petrolifera marina, si stavano registrando grosse speranze in relazione alla possibile acquisizione di una nuova e importante commessa. Non dobbiamo scordare che questo importante sito operativo Saipem è la più grande realtà industriale di tutto il territorio ogliastrino». (l.cu.)
