L’emergenza non ferma il Centro antiviolenza
di Lamberto Cugudda
Tortolì, la presidente Annalisa Lai: un supporto anche attraverso il telefono Le denunce si sono fermate, nell’ultimo anno ne sono state registrate 157
29 marzo 2020
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TORTOLÌ. Al Centro antiviolenza “Mai più violate” con sede a Tortolì – in Ogliastra ne esiste un altro che fa capo all’Unione dei Comuni d’Ogliastra, con sede a Elini – da quando ha avuto inizio la quarantena per l’emergenza epidemiologica, le denunce non hanno fatto registrare una crescita rispetto a quella che può essere definita una media. A spiegarlo è la presidente dello stesso Centro costiero, Annalisa Lai, che è anche la presidente della commissione regionale Pari opportunità.
Lai spiega che, in queste ultime settimane, causa emergenza Covid-19 gli uffici del Centro antiviolenza “Mai più violate” sono chiusi al pubblico, ma quante vi operano rispondono sempre a tutte le chiamate telefoniche. «In questo periodo di quarantena – afferma Annalisa Lai, sempre molto attenta a valutare i casi di violenza di genere – non abbiamo registrato un aumento delle chiamate. Nello stesso periodo, le donne che hanno contattato il nostro Centro non hanno espresso un bisogno di aiuto legato a un pericolo imminente. Gli appuntamenti sono stati rinviati al prossimo mese di aprile. Vengono comunque supportate telefonicamente con regolarità».
Come era emerso nel corso di un incontro sul femminicidio, sempre organizzato dal Centro antiviolenza “Mai più violate” con gli studenti delle scuole superiori di Tortolì, alla Procura di Lanusei, da inizio 2018 e fino al 26 novembre 2019 si sono registrate 157 denunce per stalking e maltrattamenti in famiglia. Per la precisione: 86 per il primo reato e 71 per il secondo. Su iniziativa della stessa Procura, guidata da Biagio Mazzeo, e del Centro antiviolenza presieduto da Annalisa Lai, nel 2018, a Tortolì, venne sottoscritto un protocollo d’intesa «per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza di genere». Vi partecipano più soggetti direttamente coinvolti in questa importante battaglia che è prima di tutto culturale: tra questi, lo stesso Centro antiviolenza, la Procura di Lanusei, la Caritas della diocesi, carabinieri e polizia, e l’Unione dei Comuni del nord Ogliastra.
Il lavoro del Centro antiviolenza “Mai più violate”, nato il 12 agosto 2012, è ininterrotto. L’equipe, composta da una psicologa, un’assistente sociale e un avvocato, presta la propria opera in maniera gratuita, nel rispetto della dignità e riservatezza della persona. Alla donna vittima di violenza che decide di contattare il servizio è garantito l’anonimato e la segretezza sul contenuto della conversazione. Le operatrici sono a disposizione tutti i giorni: è sufficiente chiamare il numero di cellulare 345-0724180. La modalità di contatto è telefonica; la sede del Centro non viene divulgata per ragioni di sicurezza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Lai spiega che, in queste ultime settimane, causa emergenza Covid-19 gli uffici del Centro antiviolenza “Mai più violate” sono chiusi al pubblico, ma quante vi operano rispondono sempre a tutte le chiamate telefoniche. «In questo periodo di quarantena – afferma Annalisa Lai, sempre molto attenta a valutare i casi di violenza di genere – non abbiamo registrato un aumento delle chiamate. Nello stesso periodo, le donne che hanno contattato il nostro Centro non hanno espresso un bisogno di aiuto legato a un pericolo imminente. Gli appuntamenti sono stati rinviati al prossimo mese di aprile. Vengono comunque supportate telefonicamente con regolarità».
Come era emerso nel corso di un incontro sul femminicidio, sempre organizzato dal Centro antiviolenza “Mai più violate” con gli studenti delle scuole superiori di Tortolì, alla Procura di Lanusei, da inizio 2018 e fino al 26 novembre 2019 si sono registrate 157 denunce per stalking e maltrattamenti in famiglia. Per la precisione: 86 per il primo reato e 71 per il secondo. Su iniziativa della stessa Procura, guidata da Biagio Mazzeo, e del Centro antiviolenza presieduto da Annalisa Lai, nel 2018, a Tortolì, venne sottoscritto un protocollo d’intesa «per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza di genere». Vi partecipano più soggetti direttamente coinvolti in questa importante battaglia che è prima di tutto culturale: tra questi, lo stesso Centro antiviolenza, la Procura di Lanusei, la Caritas della diocesi, carabinieri e polizia, e l’Unione dei Comuni del nord Ogliastra.
Il lavoro del Centro antiviolenza “Mai più violate”, nato il 12 agosto 2012, è ininterrotto. L’equipe, composta da una psicologa, un’assistente sociale e un avvocato, presta la propria opera in maniera gratuita, nel rispetto della dignità e riservatezza della persona. Alla donna vittima di violenza che decide di contattare il servizio è garantito l’anonimato e la segretezza sul contenuto della conversazione. Le operatrici sono a disposizione tutti i giorni: è sufficiente chiamare il numero di cellulare 345-0724180. La modalità di contatto è telefonica; la sede del Centro non viene divulgata per ragioni di sicurezza.
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