La Nuova Sardegna

Nuoro

Arbatax, anno nero per il turismo

di Lamberto Cugudda

Al porto Turismar non giungono più prenotazioni. Ammendola: «Saltate le assunzioni stagionali»

01 aprile 2020
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ARBATAX. Banchine dove vi sono ancora ormeggiati dei natanti nonostante il porto turistico Turismar – ubicato fra la darsena cantieristica, il Circolo nautico e le linee di varo dell’Intermare –, sia chiuso già dagli ultimi giorni dello scorso anno in seguito ai nuovi e alti canoni relativi alla gestione dei rifiuti generati dagli utenti del porto. Da allora non sono state accettate nuove prenotazioni e ora che, anche causa l’emergenza epidemiologica non giungono più richieste di prenotazioni, le prospettive per la nautica da diporto nella frazione rivierasca tortoliese sono a tinte fosche.

«Considerata la situazione generale – afferma il direttore del Marina Turismar, Franco Ammendola – sono già saltate tutte le assunzioni stagionali (oltre 25 ndr) che erano state programmate, in parte, già a partire dal ponte pasquale, ovvero dall’inizio della prossima settimana. Non abbiamo rinnovato, come già comunicato da fine anno 2019 a centinaia di diportisti, i contratti per lo stazionamento nei nostri moli. Ma vista l’emergenza Covid-19, non ce la siamo sentita di chiedere che tutti diportisti tirassero a terra le loro imbarcazioni. Questa sarà un’annata da dimenticare».

Il porto turistico Turismar dispone di oltre 400 posti barca fino a 60 metri di lunghezza, più altri 200 al transito e ha una decina di dipendenti fissi, mentre 25 vengono assunti per la stagione turistica. A questi numeri relativi agli occupati diretti e stagionali del Marina, devono essere aggiunti quelli delle cinque società che affittano gommoni e altre imbarcazioni, oltre a quelle che fanno diving e offrono altri servizi sempre collegati alla nautica da diporto. Tutte con sede all’interno del porto turistico, che per Ammnedola «è chiuso, nonostante qualcuno, in Comune a Tortolì, continui a dire che non è così». E in effetti, da febbraio la a Turismar ha sospeso la guardiana e l’erogazione dell’acqua e dell’energia elettrica nelle banchine. Il direttore del porto turistico non si nasconde dietro a un dito. E ripete quanto detto più volte, anche nell’ultima assemblea, tenuta a inizio dello scorso mese di marzo, con i diportisti, nella sala ristorante della Turismar. «È dal 18 novembre dello scorso anno, ovvero da poco meno di quattro mesi e mezzo – prosegue Ammendola – che dopo avere esposto agli enti competenti, compreso il Comune di Tortolì, la gravità dei problemi causati dal forte aumento per i nuovi canoni relativi alla gestione dei rifiuti generati dai diportisti, attendiamo fatti concreti. Ma nonostante i vari proclami, non ci hanno mai convocati ad alcuna riunione ufficiale».

Ha anche ricordato che fino a poche settimane fa, 150 proprietari di gommoni e piccoli natanti che ogni anno, in estate «tengono la loro imbarcazione da noi, volevano sapere se potranno affittare una casa qui o scegliere un’altra località non in Ogliastra». E ora che il tempo pare irrimediabilmente scaduto, che cosa accadrà? Nel mentre, già da gennaio, la direzione del Marina Turismar ha invitato i propri clienti di Arbatax a trasferire i natanti nel porto turistico di Porto Corallo, a Villaputzu (in provincia di Cagliari) che la stessa società ha preso in gestione a fine 2019.

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