La Nuova Sardegna

Nuoro

Macomer, stanziati fondi per le scuole

di Alessandra Porcu
Macomer, stanziati fondi per le scuole

Il Comune interviene per permettere agli studenti di seguire le lezioni a distanza

07 aprile 2020
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. La didattica a distanza, obbligatoria al tempo del coronavirus, ha messo in luce i limiti con cui il sitema scolastico è costretto a fare i conti, da anni. Connessione internet scarsa o talvolta offline e dispositivi elettronici non sempre operativi. Vecchi problemi che hanno rischiato di penalizzare buona parte degli studenti dopo la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Da qui la mobilitazione dei dirigenti che anche a Macomer hanno fatto sentire la loro voce. «I fondi ministeriali stanziati per le piattaforme digitali, l’acquisto di tablet, pc e dispositivi di protezione individuali nonchè per la formazione del personale sono stati insufficienti» precisa Sergio Masia alla guida dell’istituto comprensivo “Caria”. E così, insieme alla collega Antonina Caradonna preside del “Binna-Dalmasso”, ha chiesto l’intervento del Comune. «Nell’ultima seduta del Consiglio – fa sapere l’assessore alla Cultura Tiziana Atzori – è stato approvato lo stanziamento di 10mila euro. Denaro che servirà per dotare gli alunni delle due scuole primarie e secondarie di primo grado, che ne avranno diritto, degli strumenti tecnologici necessari per seguire le lezioni da casa».

«Entro metà della prossima settimana – spiega Antonina Caradonna – pensiamo di poter ordinare il materiale e di distribuirlo, in comodato d’uso, alle famiglie che l’hanno richiesto».

«Nessuno deve essere lasciato indietro, soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando – precisa Tiziana Atzori –. Perciò amministrazione e uffici comunali stanno collaborando fattivamente con le scuole per garantire il pieno diritto allo studio». I devices saranno consegnati secondo criteri ben definiti. Si comincerà dagli alunni delle terze medie, che dovranno sostenere l’esame, finendo con quelli delle prime elementari. Per aver diritto al pc o al tablet, le famiglie dovranno presentare una sorta di autocertificazione che attesti il bisogno di tali dispositivi. «Previsto – aggiunge Sergio Masia – anche un rimborso minimo per i genitori degli alunni del nostro istituto che dimostreranno di aver sottoscritto un abbonamento internet necessario per la didatica a distanza. Doveroso dire che pure il Comune di Borore ha stanziato 3mila euro per il Caria». «Cifra – fa sapere il sindaco Bastiana Carboni – che potrebbe essere integrata con altri fondi da utilizzare sempre per l’acquisto di devices».

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative