La Nuova Sardegna

Nuoro

Ats, tickets e scatti anzianità bloccati

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La denuncia di Mustaro (Cisl): «L’Azienda sanitaria eroghi le somme dovute»

12 aprile 2020
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NUORO. Non percepiscono buoni pasto da oltre 15 mesi. Gli ultimi, infatti, risalgono a fine 2018. Oltre tremila dipendenti dell’azienda sanitaria locale (più di 25mila su base regionale), nonostante il difficile momento che si sta affrontando a causa dell’emergenza Covid sono ulteriormente penalizzati. A denunciare la situazione è il coordinatore territoriale Cisl Funzione pubblica, Giorgio Mustaro che in una nota inviata al commissario straordinario Ats Sardegna di Sassari e al direttore della S.C. Trattamento giuridico ed economico, evidenzia come «a fronte dello sforzo straordinario degli operatori del sistema sanitario regionale coinvolti nella straordinaria emergenza covid 19, l’azienda unica, nata proprio per rendere più efficiente il sistema amministrativo nell’intero comparto sardo, non riesce a garantire i più elementari diritti economici ai propri dipendenti. Ci riferiamo, in seguito alle innumerevoli segnalazioni che ci giungono dai vari presidi del territorio – aggiunge Mustaro –, all’erogazione dei buoni pasto a coloro che prestano servizio quotidianamente oltre le sei ore di servizio. Si tratta di un ritardo veramente deprecabile oltre che di una perdita secca per le tasche degli interessati. Possiamo quantificare mediamente un mancato recupero retributivo che oscilla dai 400 ai 500 euro pro capite».

Ad aggravare ulteriormente la situazione, anche la mancata erogazione della produttività. Basti pensare che a marzo scorso i dipendenti hanno percepito le somme relative al 2018. «Oltre a questo, inoltre – continua – ci dispiace segnalare il forte ritardo con il quale si stanno verificando i ricorsi presentati avverso le graduatorie relative alle Progressioni economiche orizzontali. Anche in questo caso – conclude il sindacalista – la burocratica gestione del problema sta creando un ulteriore perdita economica per i tanti dipendenti beneficiari dello scatto stipendiale. Chiediamo sia fatta chiarezza e sopratutto si provveda con sollecitudine all’erogazione delle somme dovute». (k.s.)



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