La Nuova Sardegna

BOSA. Anche nella città del Temo, borgo fluviale che sull’accoglienza gioca carte economiche importanti, salta la prima, vera, prova turistica dopo i mesi invernali, parentesi Carrasegare a parte. Quest’anno per Pasqua e Pasquetta non sarà possibile testare il termometro del gradimento dei visitatori, in vista della stagione estiva, nel settore dell’accoglienza alberghiera ed extralberghiera. Come pure le tradizionali gite fuori porta, nelle campagne o in riva al mare, a Bosa Marina, S’Abba Drucche, Cumpoltittu, Torre Argentina, Tentizos le mete in genere più gettonate, dovranno gioco forza essere rimandate. Un “sistema” che innesca non poco movimento, commerciale e per le attività dei servizi, lo stop che peserà certamente sui bilanci delle aziende, in un periodo che per alcuni segnava il riavvio dell'attività e per tutti una boccata d’ossigeno. Alle tassative misure di distanziamento sociale, spostate fino al prossimo tre maggio, devono poi adeguarsi anche altre manifestazioni previste per il 25 aprile. Già gli organizzatori del Bosa Beer Fest hanno annunciato qualche giorno fa lo stop alla, sempre da tutto esaurito, manifestazione brassicola, in attesa di sviluppi. A Tresnuraghes nel giorno della Festa della Liberazione si svolge inoltre il tradizionale appuntamento religioso in onore di San Marco Evangelista. Che, come per i riti della Settimana santa, sarà probabilmente possibile vivere assistendo alla celebrazione delle funzioni in streaming, via social, dalla chiesa parrocchiale. A questo punto anche a Bosa ed in Planargia si guarda insomma ai mese di maggio e giugno, per capire come, in qualche maniera, poter riorganizzare le fila di una proposta turistica fortemente condizionata quest’anno dallo stop imposto dal Covid-19.