La Nuova Sardegna

Nuoro

Coronavirus, un imprenditore: per venire in Sardegna voucher con tampone Covid 19

Una spiaggia di Cala Gonone
Una spiaggia di Cala Gonone

Arriva da Cala Gonone una proposta per la ripartenza del turismo con nuove regole sanitarie

18 aprile 2020
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NUORO. La stagione turistica è alla porte, l'emergenza coronavirus rende tutto complicato e gli imprenditori chiedono alla Regione Sardegna e al Governo di progettare una ripartenza a cominciare dagli spunti che gli stessi operatori turistici offrono. Ed ecco l'idea del «voucher tampone-Covid19», un'offerta scontata su viaggio e permanenza nell'isola e il tampone qualche giorno prima dell'imbarco, per una vacanza in sicurezza. L'idea è dell'ingegnere e imprenditore turistico Gianfranco Muggianu che ha la sua attività a Cala Gonone. «Intendiamoci, il rischio zero non esiste - premette Muggianu - ma la stagione turistica a certe condizioni può partire. La Regione Sardegna potrebbe promuovere questo voucher insieme ad una promozione sul viaggio, magari coordinando il tutto con gli operatori che ricevono la prenotazione. Proprio in questa fase, quindi prima dell'arrivo nell'isola, si effettui il tampone gratuito con l'impegno ad una quarantena sino alla partenza, ovvero limitando magari gli spostamento dentro la regione che non dovessero essere sicuri».

Per Muggianu ci sono tutta una serie di linee guida che dovrebbero essere messe nero su bianco per favorire il distanziamento sociale .«Lasciamo perdere le baracche di plexiglass - ironizza - Il turista, previo esito favorevole del tampone, lo si riceve in una struttura sanificata, con delle distanze di sicurezza da progettare e una libertà supportata da buoni consigli. Sulle spiagge ad esempio: ce ne sono di vastissime che sopportano turismo fino a dieci metri di distanza, altre, penso a Cala Mariolu a Baunei, che dovranno dimezzare gli accessi. In questo contesto i turisti si godranno spiagge semi-deserte da favola». L'idea del «Voucher Tampone - Covid 19» raccoglie consenso nel settore.

«La 'patente sanitarià è importantissima per chi entra in Sardegna, non possiamo permetterci di mettere a rischio la nostra e l'altrui salute - rimarca Sergio Bovi, titolare di tre strutture alberghiere tra Arbatax e Cardedu in Ogliastra - Per riaprire è urgente un protocollo sanitario, che cercheremo di buttare giù con l' associazione degli albergatori per sottoporlo alla Regione. Il mese di maggio è ormai andato ma dobbiamo acchiappare i due mesi di luglio agosto: se abbiamo avuto molte disdette per maggio e giugno, le prenotazioni per luglio agosto continuano ad arrivare». «Esortiamo la Regione a stilare un Piano al più presto, l'idea della patente sanitaria per ripartire è ottima - concorda Mario Sannia titolare dell'agenzia Quattromori Travel e di Pa.Ri Viaggi Srl - Se continuiamo ad aspettare rischiamo di farci trovare impreparati. Le linee guida poi bisogna averle su tutto: distanze in spiaggia, in albergo ecc. non possiamo andare in ordine sparso».

Una posizione condivisa del sindaco di Baunei e consigliere regionale Salvatore Corrias (Pd): «Prepariamoci al meglio - spiega - Le istituzioni, Regione Sardegna su tutte, inizino a vagliare adeguatamente la qualità delle proposte che arrivano dalle imprese di settore. Preparare significa non solo sanificare ma avere le informazioni adeguate per non fare errori e a questo punto linee guida valide per tutti». (Ansa/Maria Giovanna Fossati).

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