La Nuova Sardegna

Nuoro

Sale il livello dell’acqua la diga fa di nuovo paura

di Sergio Secci
Sale il livello dell’acqua la diga fa di nuovo paura

Torpè, Pedra Othoni ieri sera ha superato i 104 metri: la piena attesa per la notte Allertata la popolazione, spostato il bestiame dalle aziende a valle dell’invaso

22 aprile 2020
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TORPÈI. Una vera manna dal cielo quella caduta negli ultimi tre giorni. Anche in Baronia le nuvole hanno scaricato una quantità d’acqua che dovrebbe essere sufficiente a garantire una stagione irrigua senza patemi d’animo. La sala operativa della protezione civile regionale, ha comunicato ieri ai sindaci della bassa Baronia e al Consorzio di bonifica che la diga di Pedra Othoni ha raggiunto ieri mattina quota 100 lo sfioro e pertanto già dal primo pomeriggio, si è verificato il rilascio a valle dell’acqua in eccesso facendo salire il livello del fiume Cedrino. Peraltro nel pomeriggio, il livello sulla diga di Pedra Othoni, ha superato i 104 metri, preannunciando per la notte l’ondata di piena.

Questo ha comportato un conseguente aumento del rilascio, passato da 74 litri al secondo a circa 130 l al secondo, con un conseguente aumento della portata del Cedrino. La conseguenza è stata la richiesta di non sostare presso i suoi argini. Il rilascio è proseguito nel corso della notte e continuerà nella giornata di oggi. Alcuni sindaci (la prima è stata Daniela Saggia, a Onifai, seguita dal sindaco di Torpè Omar Cabras) hanno provveduto sin da ieri pomeriggio, ad allertare la popolazione consigliando di allontanare il bestiame al pascolo e a non transitare nelle vicinanze del fiume. Intanto ieri sera, la sala operativa della Protezione civile ha inviato la comunicazione dell’avvio della fase di allerta. La diga ha iniziato a laminare dalle 22 Dai 60 metri cubi al secondo si è via via arrivati al rilascio di 200 metri cubi al secondo. È previsto che l’acqua sia arrivata alla foce dopo quattro, cinque ore. Nella zona è in atto il monitoraggio da parte della Protezione civile locale, mentre dall’alba è in azione un escavatore per aprire la foce del fiume a Orvile. In tarda serata si è appreso che un allevatore non è riuscito a portare in sicurezza una mandria di mucche, ma la speranza è che i bovini siano riusciti comunque a mettersi in salvo nuotando. Oggi sarà fatto il punto della situazione.

Più serenità invece per quanto riguarda l’invaso Maccheronis che imbriglia le acque del fiume Posada. «Il livello è arrivato sinora a 40 metri – ha spiegato il presidente del Consorzio di bonifica Ambrogio Guiso –. Ci sono 18 milioni di metri cubi d’acqua, ben tre in più di quelli invasati sino a qualche giorno fa». Le attenzioni sono per ora concentrate su Pedra Othoni.

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