La Nuova Sardegna

Nuoro

Bosa, ristoratori e albergatori: riavvio denso di incognite

di Alessandro Farina
Bosa, ristoratori e albergatori: riavvio denso di incognite

BOSA. Aprire o non aprire, questo il problema anche a Bosa. Quali saranno le misure imposte ad esempio per alberghi e ristorante? Quale il costo? Le variabili sono molteplici e l’incertezza regna...

24 aprile 2020
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BOSA. Aprire o non aprire, questo il problema anche a Bosa. Quali saranno le misure imposte ad esempio per alberghi e ristorante? Quale il costo? Le variabili sono molteplici e l’incertezza regna sovrana. «A tutt’oggi non sappiamo quali saranno le norme e quindi come organizzarci dice Alessandro Uras del ristorante pizzeria La Nuova Costa. Pensiero condiviso da Francesco Murtas, di Al Gambero Rosso. «Non è l’oggi che mi preoccupa, ma il domani. Noi saremo gli ultimi a poter aprire probabilmente, e credo quindi siano necessari interventi di sostegno degni di questo nome, che rispettino il nostro lavoro» rimarca. L’aiuto dei 600 euro infatti, per molti, non è bastato a coprire neanche i costi di una bolletta elettrica. «Io comunque voglio aprire, se sarà possibile, vedremo anche con quanto personale, che prevedo andrà ridotto» spiega Alessandro Uras. «Ho sentito altri colleghi anche dalla penisola, c’è chi si prepara a portare le chiavi dei locali in comune. Serve una attenta valutazione prima di decidere se affrontare o meno questa stagione» dice Francesco Murtas. Negli alberghi i mancati guadagni di Pasqua e di festività e ponti ormai fino al primo maggio si fanno sentire, ma si guarda avanti. Francesco Massa dell’Hotel Stella Maris di Bosa Marina vorrebbe riaprire a metà giugno. «Male che vada a metà luglio, vedremo» racconta, dopo le disdette gioco forza registrate in quello che solitamente era un avvio di stagione. Ma nulla è scontato «In questa situazione ci vuole veramente coraggio, io ci proverò. Prevedo un calo del 60/70 per cento di ospiti solo stranieri. Ci dovremo probabilmente affidare al turismo interno, sempre se si muoverà» la riflessione. Sulle misure di aiuto previste dal Governo il giudizio è netto: «Indebitarsi sull’ignoto non è cosa: meglio sarebbe invece bloccare tutti i pagamenti fino alla reale ripresa economica» la ricetta. «Solo a leggere le determinazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità mi sembra che l’albergo si trasformi in una sorta di clinica. Noi poi operiamo in ambienti storici, già particolari» sintetizza Marco Francesco Mannu, dell’albergo diffuso Corte Fiorita. Costose sanificazioni quotidiane, personale letteralmente da bardare da capo a piedi, alcune delle probabili misure di tutela. «È necessario fare un calcolo preciso costi-benefici, ma ancora oggi viviamo nell'incertezza. Senza contare che probabilmente lavoreremo con un terzo della clientela rispetto al 2019. Lunedì, come partite Iva, avremo una videoconferenza col sindaco di Bosa ed il consigliere regionale Marras, per capire quali possibili misure Regione e Comune potrebbero adottare. Avanzeremo anche nostre proposte, tese a cercare di creare opportunità dagli attuali vincoli».

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