La Nuova Sardegna

Nuoro

Addio a zia Nazzarena, la storica panificatrice di Belvì

di Giovanni Melis
Addio a zia Nazzarena, la storica panificatrice di Belvì

BELVÌ. «Pesa! Su pane... bae e lea su pane! Su mignanau fiada a annare e ponnere in mente a is cumannoso de domo». Un ricordo di tempi andati, che arriva dalla memoria dell’imprenditore Bachis Cadau,...

28 aprile 2020
2 MINUTI DI LETTURA





BELVÌ. «Pesa! Su pane... bae e lea su pane! Su mignanau fiada a annare e ponnere in mente a is cumannoso de domo». Un ricordo di tempi andati, che arriva dalla memoria dell’imprenditore Bachis Cadau, titolare del caffè letterario L’Edera e appassionato della tradizione belviese. E gli sovviene oggi, in ricordo di zia Nazzarena Marotto, la storica panificatrice del paese, che è venuta a mancare all’età di 93 anni. Con lei va via un pezzo di storia di Belvì. «Ogni mattina – racconta Cadau – il rito era quello: la sveglia e un salto al forno di zia Nazzarena. L’odore del paese riempiva le narici fin dalla strada. Poi all’interno del forno la visione de is coccois e degli altri due tipi di pane locale, le donne di ogni età che parlavano della giornata che stava per iniziare. E zia Nazzarena, dietro il bancone, con quegli occhi buoni come il pane che vendeva era un ristoro per il cuore». Anni a impastare acqua, lievito e farina, vedendo il paese progredire, sempre più curato fino ai tempi contemporanei. L’anziana panificatrice aveva ceduto l’attività ad Ignazio Cabras e viveva nella casa assieme ai fratelli, tra i quali l’ex parroco don Michele Marotto, lo storico curato di montagna che aveva speso la sua lunga attività pastorale tra le comunità del Gennargentu, Desulo in particolare ove rimase per oltre un ventennio. Lui era deceduto alla veneranda età di cento anni. Ora custode di quella storia era rimasta solo l’anziana fornaia. «Il ricordo dell’aroma di quel pane – aggiunge Cadau – della bontà di zia Nazzarena e dei suoi famigliari, rievocano un tempo indimenticabile. Tutto aveva un sapore diverso, come anche i rapporti umani, ai quali zia Nazzarena era attentissima». I funerali si celebreranno in paese secondo le rigide regole sanitaria anti coronavirus. Alla vecchina non mancherà un pensiero di tutti i paesani che l’hanno conosciuta e apprezzata, in quel pittoresco borgo di noccioli, capitale della omonima Barbagia.



In Primo Piano
Il rapporto Bes

Classifica del benessere economico-sociale: la Sardegna resta indietro

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative