La Nuova Sardegna

Nuoro

Corsa alla solidarietà dei detenuti di Mamone

Corsa alla solidarietà dei detenuti di Mamone

Gli ospiti della Colonia penale raccolgono 2.380 euro che donano alla Caritas diocesana

08 maggio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. La carità non ha sbarre, i detenuti della colonia penale di Mamone donano 2.380 euro alla Caritas diocesana di Nuoro. «In questi tempi di pandemia – racconta la direttrice della Caritas diocesana suor Pierina Careddu – dove c’è la rincorsa a mettersi in mostra e declamare il proprio insostituibile contributo, è un gesto molto umile ma oltremodo significativo quello che arriva dalla colonia penale. Una somma davvero sorprendente visto che a Mamone scontano pena soprattutto persone extracomunitarie. Sì, proprio così. Questo è l’obolo della vedova di cui parla il Vangelo, il piccolo dono personale eppure preziosissimo, un vero messaggio dal sapore cristiano, ossia universale. La Caritas diocesana di Nuoro non solo ringrazia questi fratelli ma prende l’impegno di farne sue le motivazioni e sentimenti, di imparare una lezione pratica e coinvolgente. Un sincero apprezzamento va alla anche alla direttrice della struttura Patrizia Incollu e a don Alessandro Muggianu (parroco di Lodè, ndr)». L’iniziativa nasce da una lettera inviata dai detenuti alla direttrice della struttura già con l’incalzare della pandemia: «In questo tempo di coronavirus tante persone sono costrette a stare a casa e molti papà non possono lavorare – hanno scritto i detenuti –. È un periodo sicuramente molto brutto e triste soprattutto per chi ha poco. Noi detenuti di Mamone abbiamo pensato di rinunciare al cibo di un giorno a settimana per offrirlo alle famiglie bisognose. Abbiamo pensato di raccogliere i viveri ogni settimana e consegnarli al cappellano o ad altra persona che può distribuire il tutto e che sa chi davvero è senza nulla ma sappiamo delle grandi difficoltà e dei limiti nel passaggio dei pacchi. Se lei ci autorizza – hanno proseguito nella missiva rivolgendosi alla direttrice Patrizia Incollu – per evitare queste difficoltà, possiamo dare un’offerta in denaro al cappellano che si è reso disponibile ad acquistare beni di prima necessità e anche l’agnello dalla dispensa per Pasqua e consegnare tutto alle famiglie bisognose. Abbiamo raccolto le nostre firme (sotto la dicitura: detenuti che vogliono partecipare alla raccolta “un giorno per beneficenza”) così che lei possa autorizzarci a dare tramite i conti correnti la nostra offerta a don Alessandro Muggianu che ci porterà riscontro di come avrà utilizzato le nostre offerte». Un’iniziativa lodevole che ha unito nel segno della solidarietà i detenuti della colonia penale che hanno rivolto il proprio pensiero ai meno fortunati ma anche alle nuove povertà causate dalla pandemia di Covid-19. (a.m.)

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative