La Nuova Sardegna

Nuoro

In seimila senza ammortizzatori sociali

di Lamberto Cugudda
In seimila senza ammortizzatori sociali

L’allarme del segretario Cisl Michele Muggianu: «Sta diventando una polveriera»

08 maggio 2020
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TORTOLÌ. «Con il passare dei giorni sta aumentando notevolmente il disagio sociale. Troppe le difficoltà e i ritardi. A due mesi dal blocco delle attività causa Covid-19, molti lavoratori non hanno ancora visto un euro dei promessi ammortizzatori sociali. In Ogliastra sono oltre 6mila i lavoratori ancora in attesa». È un quadro per niente incoraggiante quello che viene descritto dal giovane segretario generale della Cisl territoriale Ogliastra, Michele Muggianu, che quotidianamente “tasta” il polso della situazione che si registra nell’area dell’ex Provincia.

«Il solo dato della cassa integrazione in deroga (che interessa oltre i due terzi delle aziende e dei lavoratori del territorio) – fa rilevare il giovane segretario generale confederale della Cisl – è estremamente preoccupante. Dai dati in nostro possesso, emerge che delle quasi 15mila domande trasmesse alla Regione soltanto 1.280 hanno avuto la determina e sono state trasmesse all’Inps per il pagamento (900 risultano già ammesse e l’ente di previdenza sta inviando alle aziende il modello sr 41)». A parere di Michele Muggianu , emerge che nella sola area dell’Ogliastra «sono oltre 6mila i lavoratori in attesa dell’ammortizzatore sociale (cig ordinaria, in deroga, fondo di integrazione salariale) e risultano ancora oltre 2.500 lavoratori in attesa che venga definita dall’Inps la pratica per il bonus dei 600 euro».

Il segretario generale della Cisl sottolinea come sia chiaro che il combinato disposto dei ritardi nel pagamento degli ammortizzatori sociali «e della stagione estiva che difficilmente decollerà rischiano di creare le condizioni per una polveriera sociale». Muggianu ricorda che il solo settore turistico dà lavoro direttamente a oltre 4.500 addetti, oltre alle enormi ricadute economiche su tutti i settori collegati e sulle attività commerciali.

«Nel rispetto di tutte le norme in materia di sicurezza – rimarca – è importante garantire il potenziamento degli ammortizzatori sociali, la velocizzazione dei pagamenti. Ma soprattutto la ripresa di tutte le attività. Precari e lavoratori stagionali del turismo altamente professionalizzati (risorsa indispensabile per il nostro territorio) sono disperati e non hanno al momento alcuna certezza.

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