La Nuova Sardegna

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siniscola 

I bambini raccontano la quarantena

Tante adesioni all’appello delle coordinatrici del Ceas di Santa Lucia

09 maggio 2020
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SINISCOLA. Matite, colori, pensieri. Questi gli strumenti di alcuni bambini di Siniscola che, sollecitati anche dalle loro maestre che hanno diffuso l’iniziativa, hanno risposto all’appello delle operatrici del Centro di educazione ambientale di Santa Lucia. «Nelle settimane scorse – spiegano Manuela Mulargia e Maria Luisa Mason - abbiamo chiesto ai bambini di raccontarci e disegnare come stavano passando la “quarantena” rinchiusi in casa. In particolare cosa vedevano dalla loro finestra e cosa avrebbero voluto vedere una volta che sarebbero potuti uscire».

La natura incontaminata, tanti bambini che si prendono per mano, un parco giochi «che vorrei», il giardino della scuola che tanto manca ai piccoli studenti, arcobaleni, farfalle, aiuole, gente per strada, persino leoni e cervi e il classico motto «andrà tutto bene». Alcuni bambini hanno spaziato con la propria fantasia scrivendo poesie e pensierini carichi di ottimismo e di speranza. «Le risposte – proseguono Mulargia e Mason - sono arrivate e hanno dimostrato la resilienza dei bambini, la loro voglia di andare avanti, il desiderio di poter tornare a scuola, per incontrare i compagni e magari poter osservare il giardino che avevano piantato prima che la scuola fosse chiusa. Emerge ancora una volta il desiderio che a Siniscola ci sia un Parco, sono anni che i bambini di tutte le età lo chiedono, sarebbe il caso che questo desiderio venga finalmente esaudito. Ringraziamo tutti i bambini per i bellissimi disegni e poesie e ringraziamo i loro genitori che hanno aderito all’iniziativa e ci hanno inviato molto gentilmente le foto. Speriamo di poterci rivedere presto». (m.p.)

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