La Nuova Sardegna

Nuoro

Infuria la polemica sulle potature

di Valeria Gianoglio
Infuria la polemica sulle potature

Deriu: «Capitozzature, l’ennesimo scempio e un danno erariale». Il Comune: «Evitati pericoli»

15 maggio 2020
4 MINUTI DI LETTURA





NUORO. C’è chi, senza mezzi termini, lo definisce “uno scempio” e un vero orrore estetico, oltretutto. C’è chi, invece, tutto sommato ne difende le ragioni e spiega che si tratta di un intervento d’emergenza, a costi contenuti, e per evitare danni ben peggiori sui residenti e le loro auto, visto che in gran parte ha toccato alberi malati e a rischio caduta. Certo è che nonostante le restrizioni legate alla pandemia, la crisi economica, le difficoltà legate alla ripresa, a Nuoro città il dibattito sul verde accende gli animi più di mille decreti. E scatena polemiche, semplici opinioni, visioni differenti.

Ieri, la dura presa di posizione da parte del circolo Europa verde contro la gestione del verde urbano del Comune, oggi le parole del consigliere regionale del Pd, Roberto Deriu, che nel marzo del 2018 era stato il primo firmatario di un’interrogazione in consiglio regionale contro il sistema di capitozzatura degli alberi adottato dai comuni, e da quello di Nuoro in particolare. Ma il caso capitozzature era approdato di nuovo in Regione lo scorso 4 marzo, attraverso una interrogazione della consigliera dei Progressisti Maria Laura Orrù. «Sono profondamente amareggiato – dice il consigliere regionale Deriu – nel constatare che nell’uscire dal confinamento degli ultimi mesi, anziché ritemprarci alla vista del verde dei nostri giardini e delle nostre strade, ci ritroviamo a fare la conta dell’ennesimo scempio perpetrato ai danni del nostro patrimonio arboreo. Gli alberi di una città sono proprietà pubblica, chi li danneggia fa un danno erariale. Ovviamente se vediamo qualcuno che tira colpi di martello su un albero in un viale della nostra città, ci indigniamo. Ma se è il Comune a mutilare un’intera fila di piante, allora tutti zitti. E tutti zitti quando quegli stessi alberi, sottoposti in continuazione a quei trattamenti, dopo qualche anno si ammalano e muoiono. Ora basta. Bisogna evitare che i comuni perseverino nell’utilizzo della tecnica della capitozzatura, oramai conosciuta come dannosa per gli alberi, contraria alla difesa dell’ambiente e più onerosa della normale e corretta potatura. È necessario porre fine a questo scempio, al fine di salvaguardare il valore del verde urbano e l’interesse pubblico».

Nella interrogazione che aveva presentato nel 2018 in consiglio regionale, Deriu, dopo aver elencato i danni che a suo parere e a detta di diversi esperti, la tecnica avrebbe generato sugli alberi, chiedeva all’allora assessore competente, se intendesse evitare in qualche modo che i Comuni continuassero a utilizzare quel sistema. E l’assessora Donatella Spano aveva risposto affermando, in sostanza, di condividere la bocciatura del metodo capitozzatura «in quanto risulta una forma di potatura molto intensa», che crea «diversi effetti negativi» sulle piante, per poi aggiungere che «sarebbero necessarie iniziative per favorire lo sviluppo di una diversa gestione del verde».

L’assessora al Verde pubblico del Comune di Nuoro, dal canto suo, non nasconde che la scelta del metodo specifico – ovvero la capitozzatura – per intervenire sugli alberi, «è una questione tecnica che fanno i nostri esperti». Ma in ogni caso, aggiunge, «Come in più occasioni ho spiegato, siamo dovuti intervenire con urgenza solo sugli alberi che i nostri esperti avevano valutato come alberi malati e a rischio caduta e di danni per i cittadini e i loro beni. E in ogni caso, pur con tutte le difficoltà del momento, e i fondi e il personale che non sono certo abbastanza, non si può non riconoscere che dopo venti anni di incuria e mancanza di programmazione, si è fatta una scelta precisa: quella di riportare il verde cittadino tra le assolute priorità dell’amministrazione. E i lavori eseguiti anche in queste ultime settimane, tra parchi e spazi cittadini, lo dimostrano». «Spesso – continua l’assessore – in passato, per mancanza di coraggio non si sono fatti gli abbattimenti e le sostituzioni delle alberature stradali, e si è preferito pagare i risarcimenti dei danni causati dagli alberi, piuttosto che abbattere gli alberi malati».

«L’abbattimento di alcuni alberi malati – spiega il sindaco Andrea Soddu – che è stato deciso dopo aver coinvolto esperti del sistema, si è reso necessario, per prevenire pericolosi crolli che avrebbero messo a rischio l’incolumità di passanti e automobilisti. Le piante tagliate sono state già rimpiazzate e altre ne metteremo a dimora in diverse zone della città. Inoltre il Comune ha già in itinere un progetto che riguarda il verde pubblico che vedrà coinvolta anche l’università».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative