La Nuova Sardegna

LANUSEI. Screening sierologici al via anche sul territorio che fa capo alla Assl di Lanusei. L'indagine epidemiologica autorizzata dall'Ats servirà ad avere un quadro più preciso sulla circolazione del virus sul territorio ogliastrino. Impossibile, infatti, sapere quanti casi di contagio si siano registrati visto che i tamponi eseguiti all'11 maggio sono stati appena 75 (tutti negativi) e riguardano per la stragrande maggioranza medici di famiglia, medici e infermieri dell'ospedale e degli specialisti che lavorano nei poliambulatori di Lanusei, Tortolì e Jerzu. L’indagine riguarderà persone appartenenti a categorie professionali che durante il lockdown hanno continuato, per motivi legati al lavoro, ad operare a stretto contatto con il resto della popolazione e a muoversi sul territorio. In particolare, i test coinvolgeranno un campione di addetti alle vendite di beni di prima necessità, di operatori dei trasporti pubblici locali, di agenti delle forze dell'ordine e della polizia municipale nonché dei lavoratori addetti alla raccolta dei rifiuti. Tutti i lavoratori delle aziende e degli enti selezionati saranno sottoposti allo screening sierologico grazie al test rapido che si basa sull'identificazione di anticorpi Igm e Igg specifici per la diagnosi di infezione da Sars-CoV-2. Ad occuparsi degli esami sarà il personale, sanitario e non, messo a disposizione e coordinato dalla Protezione civile regionale e dalla Asl unica.

A loro spetterà il compito di curare gli aspetti logistico-organizzativi dell'indagine. L'indagine sierologica è stata chiesta dai sindaci dei 23 comuni ogliastrini che si sono confrontati sulle modalità più efficaci per contrastare il contagio. E ora potranno sapere se e quanto il Covid 19 abbia circolato sul territorio ogliastrino dove sono stati riscontrati 3 casi (2 a Loceri e 1 a Bari Sardo) tutti di importazione.