La Nuova Sardegna

Nuoro

A 12 anni ingaggia la supergrafica

di Luca Urgu
A 12 anni ingaggia la supergrafica

Mamoiada, trattativa segreta tra Tommaso e Mara Damiani per regalare al babbo il logo del vino

21 maggio 2020
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MAMOIADA. Tommaso Beccoi, 12 anni, di Mamoiada, è un nativo digitale. Come i suoi coetanei è praticamente cresciuto con i supporti informatici di cui conosce tutti i segreti e molte delle potenzialità. Tra tutte quella che forse non aveva esplorato ancora così bene è che proprio da una mail, da un corrispondenza elettronica, breve ma intensa con la creativa cagliaritana Mara Damiani, potesse nascere un regalo così originale, desiderato e apprezzato da far commuovere suo padre. Di un’emozione bella e tangibile che Pino Beccoi, dipendente Telecom, mai in precedenza aveva mostrato in maniera così palese. Suo figlio ha praticamente da solo concluso un accordo con Mara Damiani, la nota designer con all’attivo anni di illustrazioni per la Walt Disney, per realizzare l’etichetta del vino della vigna di famiglia. La professionista non si è inizialmente accorta di avere a che fare con un bambino, che non ha mai svelato la sua identità, se non nella fase finale della conclusione dell’accordo quando occorreva pagare il compenso pattuito. «Mi ha contattata tramite mail per esprimere la sua ammirazione, dopodiché ha formulato la richiesta di un preventivo per la realizzazione dell’etichetta del vino “Duduli” prodotto da suo padre Pino: un regalo di compleanno», ha detto Mara Damiani alla rivista “Sardegna a tavola” che ha riportato la notizia. L’artista ha già lavorato a Mamoiada partecipando ad una mostra con una pubblicazione. I Beccoi (fanno parte della rete Mamoià di produttori di vino) la conoscono e ne apprezzano le opere e la grafica. Comunque la trattativa tra la creativa e il bambino proiettato a confezionare un bel regalo per il padre per il compleanno, procede spedita. La professionista applica subito un forte sconto, cifra che risulta ancora troppo alta per il giovane cliente, che comunica con un’altra mail – seppure con dispiacere – di non riuscire ancora a sostenere la spesa. Ma riservandosi di concludere l’accordo il prima possibile, non appena avrebbe racimolato le risorse necessarie. Parole che convincono la creativa ad abbassare ancora notevolmente le sue pretese fino a riuscire a trovare il giusto punto di equilibrio tra domanda e offerta. Sembrava tutto finalmente a posto quando Mara Damiani chiede gli estremi della società per emettere la fattura. Questa volta il piccolo Tommaso, abile nell’informatica cade dalle nuvole e decide di vuotare il sacco almeno con la mamma, che diventa complice. A questo punto è lei a continuare a lei la conversazione con la creativa. In poche parole il bambino aveva investito tutti i suoi risparmi rompendo il salvadanaio per realizzare il sogno del padre. Poi per concludere la transazione, e fare il bonifico, aveva coinvolto una zia. «Immaginavo per regalo un capo di abbigliamento, una cosa da poco ma niente del genere. Quando ho scartato la confezione e ho visto il tablet non nego che sono rimasto deluso – al lavoro sono circondato da supporti informatici – poi una volta che l’ho acceso e ho visto l’etichetta ho capito che era quello il vero regalo. Un dono bellissimo che costituisce un’altra tappa di un sogno che stiamo inseguendo», ha detto Pino Beccoi. Lui, con i suoi fratelli, ha ereditato dai genitori un vigneto, un luogo dell’anima nella vallata verso Orgosolo. In questi anni è maturato il desiderio suo e di sua moglie Antonella di investire nella terra rimettendo mano a quel vigneto e al casolare. «Ci piace l’idea di imbottigliare un vino che già da tempo produciamo. Qesti discorsi si affrontano in famiglia. A pranzo, a cena e in altri momenti se ne parla e i ragazzi, anche se sembra non ascoltino, sentono eccome. Tommaso ha carpito un desiderio e si è dato da fare per arrivare fino in fondo tenendomi all’oscuro di tutto», dice Pino Beccoi.

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