La Nuova Sardegna

Nuoro

Bosa, quasi azzerati i casi di Covid

di Alessandro Farina
Bosa, quasi azzerati i casi di Covid

Il sindaco Casula: «Sette degli otto positivi sono ora risultati negativi al virus»

22 maggio 2020
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BOSA. Quasi azzerati i casi di Covid-19: la città del Temo pensa alla ripartenza di una economia che nel pilastro del turismo trova da tempo uno dei punti forti per tante famiglie. Ma la Fase 2 viene vissuta con grande apprensione e non poca preoccupazione da operatori e amministratori, che si sono dati appuntamento martedì sera in aula consiliare nel primo confronto sulle possibili misure di aiuto utili al riavvio della macchina economica locale. Punto non confinato evidentemente solo in riva al Temo, considerato che anche in Planargia e nel Marghine si conta sul serbatoio di presenze a Bosa per il turismo interno, il quadro più generale.

Nell’incontro con gli otto operatori dei vari settori produttivi che si è tenuto nella serata del 19 maggio il sindaco Piero Franco Casula ha annunciato in premessa: «Quella che a tutti gli effetti è una buona notizia, per le persone coinvolte e per l’intera nostra comunità». Sette delle otto persone risultate positive al Covid-19 sono ora negative al virus, risulta dai tamponi. «Solo una – ha precisato – purtroppo è ancora ricoverata in ospedale, speriamo che possa riprendersi presto». L’analisi economica, invece, tiene conto delle richieste e difficoltà che gli operatori segnalano, in parte perché l’amministrazione se ne faccia portavoce con la Regione, in parte su questioni legate alla possibile azione dell’ente locale. Il consigliere regionale Alfonso Marras ha anticipato che la Regione finanzierà a breve ulteriori fondi per le misure di sostegno agli albergatori, e che è allo studio un provvedimento che prevede forme di aiuto per garantire liquidità immediata alle imprese in difficoltà, e una netta semplificazione burocratica. Il sindaco Casula ha ribadito la linea d’azione già tracciata in consiglio il 15 maggio. Traccia evidentemente per il bilancio di previsione da discutere questa sera, che sembra ancora una volta respingere le richieste delle minoranze, che sostengono invece l’idea di una discesa delle tariffe.

Sulla Tari “per tutti i cittadini” si deciderà a fine dicembre; il pagamento della Cosap (tassa suolo pubblico) sarà rinviata al 31 ottobre; il Comune con i fondi di Stato e Regione creerà una sorta di “cassetto” dove accantonare le somme di ristoro ottenute per questi due mesi di chiusure da Stato e Regione e da risparmi nel bilancio comunale, che serviranno come fondo per compensare i possibili mancati introiti delle tariffe, alcuni passaggi. «Dobbiamo però tenere conto di leggi e di quanto stabilirà il decreto del Governo» lo snodo legale, assolutamente inderogabile per il primo cittadino di Bosa.

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