La Nuova Sardegna

Nuoro

Silanus, l’opposizione abbandona il consiglio

di Tore Cossu
Silanus, l’opposizione abbandona il consiglio

Dura protesta del gruppo LiberaMente: «Non ci danno i documenti per partecipare alle decisioni»

23 maggio 2020
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SILANUS. Il componenti dell’opposizione Michele Cossu e Gianmarco Cappai hanno abbandonato l’aula nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale in aperta polemica con la maggioranza per non aver coinvolto i consiglieri di LiberaMente su un punto all’ordine del giorno. «I consiglieri comunali del gruppo LiberaMente Silanus – scrivono Michele Cossu e Gianmarco Cappai in una lettera firmata anche dagli altri due componenti dell’opposizione, Alessandro Beccu e Gianbattista Tola – decidono all’unanimità di abbandonare la seduta e di non partecipare alla votazione sul punto n. 7 dell’ordine del giorno in merito alla “Proposta per l’affidamento in concessione del servizio energia e gestione integrata degli impianti di illuminazione pubblica, degli impianti termici e di condizionamento, elettrici, antincendio e fotovoltaici degli stabili di proprietà del comune di Silanus attraverso il ricorso al Partenariato pubblico privato ai sensi dell’art. 183, comma 15 del D.Lgs. n. 50/2016». «Tale decisione viene assunta in base alla scarsità della documentazione ricevuta che non consente di poter valutare a pieno l’opportunità e i termini dell’affidamento oggetto della deliberazione». Nonostante il gruppo di minoranza in sede di presentazione del progetto e vista l’importanza della decisione da assumere in consiglio comunale, avesse avuto rassicurazioni da parte della maggioranza che ogni aspetto dell’iniziativa sarebbe stato condiviso e approfondito, «si lamenta che tale impegno sia stato disatteso e di fatto con la deliberazione odierna si porta al voto una decisione già assunta. Quale miglior occasione per istituire congiuntamente una commissione ad hoc? Il gruppo ritiene totalmente inutile il suo contributo alla discussione e al voto quando di fatto ogni aspetto di una delibera tanto importante sia stato demandato all’Ufficio tecnico per la mera ratifica di consiglio». «Si rammenta – scrivono ancora i quattro dell’opposizione – come non sia questo il miglior sistema per giungere a deliberazioni condivise, specialmente quando tali decisioni vanno ben oltre la durata di un mandato consiliare, visto che tale affidamento avrà durata ventennale. Si ricorda ancora che mentre la maggioranza ha dalla sua i numeri e quindi la responsabilità per assumere anche in autonomia ogni atto ritenesse opportuno per la comunità, la minoranza ha il diritto dovere di controllo sugli atti e di interposizione qualora lo ritenesse altrettanto opportuno. Si auspica quindi che, per le prossime deliberazioni, alle dichiarazioni di intenti seguano comportamenti conseguenti, a cominciare dalla puntuale messa a disposizione della documentazione che spesso è tardiva o incompleta. A tal proposito si preannuncia la presentazione di adeguate istanze e proposte affinché tutti i provvedimenti adottati dall’amministrazione siano disponibili e fruibili attraverso il sito istituzionale, che anche nella versione attuale presenta gravi carenze».

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