La Nuova Sardegna

Nuoro

Il lapideo cerca liquidità immediata

di Sergio Secci
Il lapideo cerca liquidità immediata

Orosei, operative le misure regionali a sostegno delle cave di marmo e granito

24 maggio 2020
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OROSEI. Le misure a sostegno degli operatori del settore del marmo e del granito sono pienamente operative. La giunta regionale della Sardegna ha pubblicato le delibere per dare attuazione alla Legge 20 dello scorso anno che prevede un finanziamento non inferiore a 3 milioni di euro a favore del settore del marmo e del granito. A dare la notizia è il consigliere regionale Franco Mula che invita gli imprenditori del settore a rivolgersi alla Sfirs, individuata quale soggetto gestore del finanziamento. «Nella delibera – spiega Mula – vengono individuate le misure a sostegno del sistema produttivo regionale, che permetteranno al settore del marmo e del granito di ottenere un finanziamento di oltre 800mila euro con un preammortamento di 24 mesi e un ammortamento in 15 anni a tasso zero». La scorsa settimana c’è stato anche un incontro a Cagliari tra una rappresentanza di cavatori e gli assessori all’Industria e al Lavoro. Presente per l’amministrazione comunale l’assessore Giuseppe Sanna che è anche un imprenditore del settore e conosce bene le problematiche del comparto. «Grazie alla mediazione del consigliere Giuseppe Talanas abbiamo interloquito con i vertici regionali – spiega –. Ad Orosei la situazione è abbastanza seria perché il Covid ha aggravato la crisi che dura da anni. Basti pensare che a tutt’oggi tre grosse aziende non hanno riaperto mentre chi lo ha fatto lavora con organici ridotti visto che gli ordini oltremare sono fermi. Il nostro mercato si rivolge principalmente ai paesi asiatici ma con il blocco degli spostamenti nessuno può arrivare in Sardegna a visionare il materiale e le poche merci che stanno viaggiando, sono solo quelle relative a vecchi ordini per-virus. Per quanto riguarda i fondi regionali – prosegue Sanna – la deliberà regionale c’è ma ci vorranno almeno due/tre mesi per ottenere i fondi e sembra più percorribile la strada dei mutui agevolati che quella relativa al marmo bond». L’auspicio è che le misure adottate da Regione e Stato possano costituire in questo momento di grande difficoltà un aiuto per le imprese che già dallo scorso anno avevano denunciato il momento critico del settore e le pesanti ripercussioni in campo occupazionale. Prima del coronavirus gli imprenditori baroniesi (21 le imprese del comparto), per quanto cercassero di aumentare la produttività, non riuscivano a raggiungere il pareggio operativo a causa anche delle carenze strutturali: l’elevato costo dell’energia elettrica e del sistema di trasporto mentre si attende un progetto per la creazione di un molo che consenta l’attacco di una chiatta per trasportare il marmo direttamente via mare, evitando i costi dei mezzi gommati e gli oneri portuali che gravano sulle aziende.

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