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Nuoro, la piazza di “Mariedda” danneggiata dai vandali

Nuoro, la piazza di “Mariedda” danneggiata dai vandali

Vasi con fiori rovesciati e luci rubate, giovinastri in azione al bar Sa Funtana. I titolari: «Le telecamere vi hanno ripreso, ridateci le cose o parte la denuncia»

25 maggio 2020
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NUORO. Raid vandalico in piena notte, nei pressi del bar Cafè Sa Funtana de Istiritta. È stata una notte “mala e fritta”, per citare la celebre poesia di Pasquale Dessanay, quella che è trascorsa sotto gli occhi della Mariedda scolpita dall’artista nuorese Pietro Costa, all’insegna di furti e danneggiamenti fortunatamente ripresi della telecamere del locale a pochi passi dal Liceo scientifico cittadino. Per Gianluca Demelas e Francesca Biccone, titolari del locale, era appena cominciata la Fase 2 con la riapertura del bar appena adeguato e messo a nuovo per trascorrere la stagione estiva.

Una riapertura segnata anche dalla cura della piazza monumentale, custode della leggendaria fontana, abbellita con un giardino in piena regola: verde, fiori e pietre a vista ne facevano una vera e propria cartolina del quartiere di Istiritta. Il risveglio è stato amaro per i due proprietari del locale che hanno deciso di denunciare attraverso i social, la notte brava di alcuni giovani ripresa dall’inizio alla fine dalle telecamere del locale.«Al gruppo di ragazzi che stanotte hanno vandalizzato la piazzetta e rubato i vasi – hanno scritto Gianluca Demelas e Francesca Biccone sulla pagina Facebook del bar Sa Funtana – che si sono divertiti a distruggere ogni cosa, che hanno strappato via le luci, che sul posto hanno lasciato anche l’accendino e che si sono lasciati inquadrare dalla telecamera di videosorveglianza, volevamo dire che sappiamo chi siete. Perfettamente».

Raccontano l’accaduto con sicurezza e con rabbia, la coppia di titolari che dopo oltre 70 giorni di chiusura dell’attività ora si troveranno costretti a spendere ulteriori risorse economiche per riqualificare lo spazio esterno. Per i giovani vandali colti sul fatto dalle telecamere, intanto, resta aperta la porta della restituzione del maltolto ma si chiude ovviamente e in via definitiva quella del locale. «Da ora in poi, restate lontano dal nostro locale, dalle nostre cose – hanno infatti scritto Gianluca Demelas e Francesca Biccone – . Vi conviene restituire quello che avete rubato altrimenti procederemo con una denuncia. Chiediamo massima condivisione, così che il messaggio arrivi dritto ai destinatari». Detto fatto. Oltre 1500 nuoresi indignati hanno condannato fermamente sulla rete l’atto vandalico, non l’unico consumatosi in città nelle notti post lockdown. (a.m.)

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