La Nuova Sardegna

Nuoro

Arbatax, vertice sul porto dopo la fuga per i costi alti

di Lamberto Cugudda
Arbatax, vertice sul porto dopo la fuga per i costi alti

Alla riunione in Comune parteciperanno almeno una ventina di operatori Il direttore Franco Ammendola: «I canoni per rifiuti sono troppo onerosi»

28 maggio 2020
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ARBATAX. Appuntamento questa tarda mattinata in Comune a Tortolì fra amministratori e operatori di vari settori per discutere degli alti canoni relativi alla gestione dei rifiuti generati dagli utenti del porto di Arbatax. «A partecipare – afferma Franco Ammendola, direttore del porto turistico Turismar, che proprio a causa di tali canoni non ha accettato prenotazioni, bloccando tutta la propria attività già da fine dicembre dello scorso anno – saremo una ventina. Non si potrà essere di più vista la necessità del distanziamento sociale. Gli altri potranno partecipare in videoconferenza. Oltre a noi del Marina Turismar, parteciperanno rappresentanti dei pescatori, di diverse società che noleggiano gommoni, del Club diportisti e altri. Spero prevalga il buonsenso da parte dell’amministrazione comunale di Tortolì-Arbatax e si riesca a trovare una soluzione che consenta a tutti di potere lavorare». L’attesa è tanta, anche perché, a parte la grave crisi economica conseguente all’emergenza epidemiologica, soprattutto per il Marina Turismar – che dispone di oltre 400 posti barca, anche fino a 60 metri – il non avere più accettato prenotazioni, e avere ribadito, da cinque mesi, che lo stesso porto turistico «è da considerarsi chiuso proprio a causa degli alti canoni relativi alla gestione dei rifiuti generati dagli utenti dello scalo marittimo di Arbatax, ha comportato gravi perdite».

Fra l’altro, dalla Turismar fanno sapere che una cinquantina di proprietari hanno trasferito i propri natanti nel vicino porto turistico di Santa Maria Navarrese, distante 13 chilometri. Alcuni hanno invece portato le proprie imbarcazioni da diporto nel porto turistico di Porto Corallo (a Villaputzu, in provincia di Cagliari) in gestione alla stessa Turismar dal dicembre dello scorso anno. «Per noi – prosegue Franco Ammendola – la riunione in programma domani in Comune, riveste grandissima importanza. Se verranno incontro alle nostre richieste (e a quelle degli altri operatori) rispetto ai canoni relativi alla gestione dei rifiuti generati dagli utenti del porto, già da lunedì si potranno iniziare ad accettare delle prenotazioni, anche se la stagione è andata per buona parte. E ad assumere qualcuna delle oltre 25 maestranze stagionali (quelle dirette sono una decina) che lavorano da noi da aprile fino a fine ottobre».

Se nell’incontro odierno dovesse essere raggiunto un accordo, il porto turistico Turismar dovrebbe rinnovare, a centinaia di diportisti, i contratti per lo stazionamento nei suoi moli. Lo stesso sperano le società che hanno sede operativa nel Marina Turismar: le cinque che affittano gommoni e altre imbarcazioni, oltre a quelle che fanno diving e offrono altri servizi collegati alla nautica da diporto.

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