La Nuova Sardegna

Nuoro

emergenza sanitaria 

Pazienti epatopatici in rivolta: «Riaprite i nostri ambulatori»

di Stefania Vatieri
Pazienti epatopatici in rivolta: «Riaprite i nostri ambulatori»

NUORO. In prima linea nella lotta contro il coronavirus, da mesi in trincea esposti a turni massacranti per la cronica carenza di personale. È un autentico bollettino di guerra quello che arriva dal...

28 maggio 2020
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NUORO. In prima linea nella lotta contro il coronavirus, da mesi in trincea esposti a turni massacranti per la cronica carenza di personale. È un autentico bollettino di guerra quello che arriva dal reparto di Medicina dell’ospedale San Francesco dove in una lettera congiunta un nutrito gruppo di pazienti epatopatici denuncia ritardi e disservizi e chiede la riapertura degli ambulatori. Una situazione mitigata solo per alcune settimane dalla assegnazione temporanea di alcuni medici provenienti dallo Zonchello, dove a breve faranno ritorno, creando un vuoto di personale nel reparto di Malattie infettive, anch’esso sotto organico da anni, che si ripercuoterà inevitabilmente sul reparto di Medicina. Un effetto domino che ha tra le conseguenze più drammatiche la chiusura dell’ambulatorio di epatologia fino a data da destinarsi. «Chiediamo alla direzione sanitaria di mettersi una mano sulla coscienza e riattivare nell’immediato i servizi di assistenza sanitaria dedicati ai malati epatici – scrivono –. Il perdurare del disservizio sta creando numerose complicazioni sia dal punto di vista fisico che psicologico: ci sentiamo infatti abbandonati a noi stessi. Al contempo ringraziamo tutto il personale medico del reparto che nonostante la grave situazione ha cercato in tutti i modi di essere presente e sopperire alle mancanze date da scelte scriteriate». Proteste e malumori dunque per una situazione da vero codice rosso. Lo stress di questi mesi e l’abnorme mole di lavoro con turni infiniti, notti in bianco e una dedizione che ha visto il personale medico del dodicesimo piano rinunciare persino a congedi e permessi (come la legge 104) potrebbe sfociare in una vera rivolta. Il rischio infatti è che con l’avvicinarsi del periodo estivo i medici che nel pieno della pandemia hanno dato anima e corpo non possano godere delle meritate ferie almeno fino a un adeguamento dell’organico attuale.

«Siamo molto preoccupati per la situazione del reparto in cui veniamo seguiti perché se non dovesse essere risolto questo problema ci verrebbe negato il diritto alla salute» concludono i pazienti epatopatici che lanciano un appello a tutte le forze politiche del territorio perché prendano in mano una situazione che rischia di portare un intero reparto al tracollo.

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