La Nuova Sardegna

Nuoro

Da Roma a UniNuoro gli eredi Marongiu donano la biblioteca

di Luciano Piras
Da Roma a UniNuoro gli eredi Marongiu donano la biblioteca

La famiglia dell’accademico di Siniscola regala tutti i libri Il Consorzio barbaricino istituisce una borsa di studio

31 maggio 2020
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SINISCOLA. «Grazie alla generosità della famiglia Marongiu, da oggi, i giovani ricercatori nuoresi impegnati nello studio dei diritti umani e dell’autonomia regionale potranno godere di una risorsa dal valore inestimabile». È Fabrizio Mureddu, commissario straordinario del Consorzio universitario nuorese, UniNuoro, il primo a gioire davanti al regalo che gli eredi del professor Antonio Marongiu fanno alla comunità tutta. I parenti dell’accademico siniscolese, infatti, hanno deciso di donare la biblioteca del loro caro all’ateneo barbaricino. Un patrimonio librario in viaggio proprio in questi giorni da Roma (dove il professor Marongiu è morto il 26 luglio 1989), a Nuoro, dove troverà la sua nuova casa. Nato a Siniscola il 29 dicembre 1902, Antonio Marongiu è stato uno dei massimi studiosi internazionali di Storia delle istituzioni politiche, cattedra accademica autonoma che ha esordito con lui alla “Sapienza”, nel 1969. Docente nella capitale, dove si era laureato in Giurisprudenza nel 1924, e dove pubblicò la sua prima monografia (“I Parlamenti di Sardegna nella storia e nel diritto pubblico comparato”, ancora oggi fondamentale e di una incredibile attualità politica), Marongiu ha poi insegnato nelle università di Urbino, Cagliari, Macerata (dove è stato prorettore), Pisa (dove è stato anche preside di facoltà) e infine di nuovo a Roma. «Nuoro accoglie con vivo entusiasmo e soddisfazione, a pochi mesi dalla donazione Melis, la biblioteca del professor Marongiu – sottolinea il sindaco del capoluogo barbaricino Andrea Soddu –. La lettura dell’opera del maestro sardo sarà per la città un’occasione unica per riflettere sui principi fondanti della nostra comunità». «Sarà per noi un grande onore custodire la biblioteca dello studioso – riprede Fabrizio Mureddu –, proseguendo, in tal modo, la nostra fondamentale missione di promozione della cultura e dei valori della democrazia. Inoltre, per valorizzare la memoria e l’esempio del professor Marongiu sarà istituita una borsa di studio – annuncia il commissario di UniNuoro –, per giovani studiosi, che porterà il suo nome e, in autunno, sarà realizzata una giornata di studio in suo onore». «La biblioteca del professor Antonio Marongiu – spiega Francesco Soddu, ordinario di Storia delle istituzioni politiche dell’università di Sassari – ha un duplice valore. Da una parte consente di acquisire un interessante patrimonio che ha un “carattere trasversale”, tra la storia del diritto e la storia delle istituzioni politiche, con particolare attenzione, visti i peculiari interessi dell’illustre studioso, per la storia delle assemblee rappresentative, tanto in ambito italiano, con particolare riferimento alla Sardegna e alla Sicilia, quanto in ambito europeo, con particolare riferimento alla Spagna, la Francia e l’Inghilterra, oltre ad un certo numero di volumi di carattere più ampiamente storico, specie di storia delle dottrine politiche». Tra i promotori della Commissione internazionale per la storia delle assemblee parlamentari, Antonio Marongiu «fu inoltre membro di diverse altre istituzioni scientifiche italiane e straniere, tra cui, in particolare, l’Accademia nazionale dei Lincei, nella quale fu accolto come socio corrispondente nel 1977, divenendone poi socio nazionale nel 1989» ricorda Fabrizio Marongiu Bonaiuti, nipote del professore siniscolese e a sua volta docente universitario di Diritto internazionale, in un volume che raccoglie gli atti di studio di un convegno del 2009 a Roma in “Ricordo di Antonio Marongiu”. Un illustre accademico celebrato in tutta Italia, persino a Oxford, e rimasto sempre particolarmente legato alla sua amata Siniscola. «Per lui il ritorno in Sardegna era un’esigenza dello spirito, anche per rivedere la sorella Lucia, i fratelli e i nipoti – ha scritto Franco Atzori, nipote acquisito del professore –. Trascorreva le vacanze al mare di Santa Lucia nella sua casa, di fronte alla Torre seicentesca».

«Il fondamentale contributo che Antonio Marongiu ha dato alla Storia delle istituzioni parlamentari è ampiamente noto tra gli studiosi di tale disciplina» sottolinea Maria Sofia Corciulo, già allieva del professore sardo e a sua volta ordinario di Storia delle istituzioni politiche della facoltà di Scienze politiche all’università “La Sapienza” di Roma. È lei che ha curato e introdotto la ristampa anastatica del saggio (fino a quel punto introvabile) “I parlamenti di Sardegna nella storia del diritto pubblico comparato” in occasione del ventennale della scomparsa dell’autore. «Egli inquadrava il Parlamento sardo – sottolinea la professoressa Corciulo nelle pagine che aprono il volume – entro l’orbita di ampio respiro delle istituzioni parlamentari europee ad esso coeve».

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