La Nuova Sardegna

Nuoro

Cedrino: argini più sicuri conclusi i primi lavori

di Sergio Secci
Cedrino: argini più sicuri conclusi i primi lavori

Orosei, è terminata la tranche di intervento per mitigare il rischio idrogeologico Guiso: «Presto altri cantieri». Canzano: «Un finanziamento di 300mila euro» 

03 giugno 2020
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OROSEI. Piana di Orosei più sicura con la conclusione della prima parte dell’intervento di mitigazione di rischio idrogeologico sugli argini del Rio Cedrino. I lavori sono stati portati avanti con l’obiettivo di innalzare il margine di sicurezza di un’area che ciclicamente viene interessata dalle piene del fiume e in prossimità del ponte sulla statale 125 in località Santa Maria grazie all’intervento del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, è stato innalzato l’argine destro di circa due metri. L’area interessata è prossima al centro abitato in un punto dove diverse volte il Cedrino in piena ha rotto gli argini provocando non pochi danni. Famosa l’alluvione del 1951, quando cedettero circa 500 metri dell’argine destro e oltre 100 del sinistro mentre i più giovani, ricorderanno le alluvioni del 2008, 2013 e 2015 che hanno fatto emergere una situazione ancora precaria per ciò che riguarda la sicurezza di un territorio ad alta vocazione agricola e turistica. I lavori sono stati svolti con oltre 2 milioni di euro dell’assessorato regionale ai Lavori Pubblici e realizzati in circa un anno di lavoro. «Dopo le difficoltà iniziali dovuta per la ricerca dei materiali più idonei da utilizzare per il sovralzo si è proceduto abbastanza celermente e con una progettazione che ha tenuto conto dei delicati equilibri ambientali dell’area». Spiega il presidente del consorzio Ambrogio Guiso. «Allo stato attuale restano da completare alcune opere di finitura sospese a causa dell’emergenza Covid-19 e presto verranno appaltati altri lavori: l’eliminazione dall’interno dell’alveo di parte dei sedimenti che negli anni hanno ostruito l’originaria sezione di deflusso e una pavimentazione della pista sopra l’argine con materiale ecologico per preservarne la durata e consentire una maggiore fruibilità. Ci sono a disposizione 3 milioni e 300mila euro del Genio Civile un terzo intervento – conclude Guiso – di altri 300 mila euro consentirà di ripristinare una parte dell’argine attualmente interessata da erosione». Si tratta di interventi necessari e non più procrastinabili, frutto della concertazione tra il consorzio di bonifica della Sardegna centrale e gli enti regionali e statali. Soddisfatto anche il sindaco Nino Canzano: «Di notevole importanza a monte del ponte c’è anche la realizzazione di un argine/pista che permette l’accesso anche carrabile fino al greto del fiume – dice – l’opera è imponente e il finanziamento di 300mila euro permetterà di illuminare il nuovo argine che avrà valenza di pista pedonale/ciclabile che idealmente andrà a ricongiungersi con il futuro parco pubblico di Tanca Idda, l’esistente pista ciclabile dalla marina al centro urbano».

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