La Nuova Sardegna

Nuoro

Sindaci in coro: «Poste da potenziare»

di Alessandra Porcu
Sindaci in coro: «Poste da potenziare»

L’apertura ridotta degli uffici del territorio scatena la protesta dei Comuni

03 giugno 2020
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. A sollevare per primo la questione era stato qualche settimana fa il sindaco di Silanus Gian Pietro Arca. Adesso arriva anche l’appello di altri sindaci del Marghine. «Poste italiane ripristini, nel più breve tempo possibile, l’apertura quotidiana dei suoi uffici». Da Birori a Borore, passando per Bortigali fino ad arrivare a Sindia la situazione è la stessa. Nonostante la fine del lockdown gli sportelli restano accessibili al pubblico solo tre volte alla settimana. «Le lamentele e le segnalazioni sono numerose. Chiediamo il ritorno alla normalità, chiaramente nel rispetto di tutte le misure di sicurezza», afferma il vicesindaco di Borore Mario Trazzi.

«Alla mole di lavoro che i pochi impiegati sono chiamati a svolgere, si è aggiunto l’aumento degli utenti – sottolinea Silvia Cadeddu, primo cittadino di Birori – molti dei quali arrivano dal circondario. Il risultato sono le lunghe file che arrivano fino al piazzale antistante e gli assembramenti, pericolosi e in contrasto con le normative anti Covid. Per tentare di porre fine a questa situazione di disagio e rischio per i cittadini – prosegue Cadeddu – lo scorso 27 maggio ho inviato una mail al responsabile delle relazioni istituzionali di Poste italiane Roma chiedendogli il ripristino del normale orario di apertura degli uffici postali sei giorni su sette».

Interlocuzioni, telefoniche, ci sono state anche col sindaco di Bortigali. «Nell’ultimo colloquio telefonico – spiega Francesco Caggiari – il dottor Bellissimo mi ha assicurato che la questione è al vaglio dell’azienda e che si cercherà di risolverla quanto prima. Novità in vista anche per quanto riguarda il Postamat la cui attivazione in paese dovrebbe essere vicina». In merito si attendono notizie anche a Birori. Spostandosi di qualche decina di chilometri, si arriva a Sindia. Cambia il posto ma i problemi sono gli stessi. «I provvedimenti restrittivi per evitare la diffusione e il contagio del coronavirus», sottolinea il primo cittadino Luigi Daga, nonché presidente dell’Unione del Marghine: «Hanno imposto una riduzione del servizio negli uffici postali del nostro territorio. Provvedimento che sta causando qualche difficoltà. Anch’io come altri amministratori ho interloquito col responsabile delle relazioni istituzionali Andrea Bellissimo. E proprio ieri – spiega Daga – non ha nascosto che dal 10 giugno potrebbero esserci delle novità». Comunque, a dispetto delle apparenze, qualche isola felice esiste. «A Noragugume – precisa il sindaco Federico Pirosu – "l’apertura degli sportelli è sempre stata trisettimanale, quindi da noi non è cambiato nulla». E così a Dualchi.

In Primo Piano
Calcio Serie A

Al Cagliari non basta un gran primo tempo: finisce 2-2 la sfida con la Juve

di Enrico Gaviano
Le nostre iniziative