La Nuova Sardegna

Nuoro

TRIBUNALE 

Violenza sessuale e prostituzione via al processo per un romeno

NUORO. Accusato di violenza sessuale e sequestro di persona si era reso irreperibile per un anno. Rintracciato qualche mese fa all’aeroporto di Bergamo, per Cosmin Vasile Palade ieri mattina si è...

04 giugno 2020
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NUORO. Accusato di violenza sessuale e sequestro di persona si era reso irreperibile per un anno. Rintracciato qualche mese fa all’aeroporto di Bergamo, per Cosmin Vasile Palade ieri mattina si è aperto il dibattimento davanti al tribunale in composizione collegiale (presidente Giorgio Cannas). Il processo è stato rinviato al 9 settembre, e dovrebbe essere riunito a un altro procedimento che vede imputato Daniel Mihau Toma, accusato degli stessi reati. I due sono coinvolti in un inchiesta per un giro di prostituzione e droga tra Nuoro, Mamoiada e Fonni. Oltre a loro, sono finiti nella rete degli inquirenti Petrica Pamint, Marian Parint, Mioara Enica e Giuseppe Puddu di Fonni che, sempre a settembre, compariranno davanti al giudice per le udienze preliminari. Resta ancora irreperibile Constantin Taranu, mentre un anziano originario di Fonni era uscito dal procedimento, perché il reato di favoreggiamento che gli veniva contestato si è prescritto. Tutti sono accusati a vario titolo di aver sequestrato, violentato e minacciato una giovane connazionale, vittima di soprusi e angherie, e di aver fatto arrivare dalla Romania altre tre giovani donne da inserire nel mercato della prostituzione, nelle case del capoluogo e negli ovili della zona. Storie squallide e raccapriccianti risalenti a 9 anni fa. Secondo l’accusa una giovane romena era stata tenuta segregata per due settimane in un appartamento di via Ragazzi del ’99 a Nuoro e lì picchiata e violentata a più riprese. Per costringerla ad avere rapporti sessuali avrebbero minacciato di morte la figlioletta, rimasta in Romania. Le minacce sarebbero arrivate con messaggi sul telefonino della vittima. A scriverli, secondo il pm Bocciarelli, sarebbero stati Costantine Taranu e Mihai Daniel Toma che, con Cosmi Vasile Palade (sono difesi dagli avvocati Giovanni Colli e Giovanni Falchi) avrebbero tenuto la donna prigioniera e poi l’avrebbero costretta a prostituirsi. Palade, Petrica e Marian Pamint, si sarebbero occupati di far arrivare illegalmente in Italia altre ragazze da inserire nel mercato del sesso a pagamento. Al traffico illegale, inoltre, avrebbe partecipato anche l’unica donna dell’organizzazione, Mioara Enica, difesa dall’avvocato Franco Villa, e pure Giuseppe Puddu avrebbe partecipato al reclutamento di ragazze nel territorio italiano. Infine Marian Pamint (difeso dall’avvocato Pasqualino Moi) è anche accusato di spaccio di marijuana e cocaina. (k.s.)

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