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Nuoro

Cumbidanovu, per la diga ci sono altri 24 milioni

di Nino Muggianu
Cumbidanovu, per la diga ci sono altri 24 milioni

Orgosolo, il 3 giugno è ripartito l’iter per la ripresa dei lavori  I vertici del Consorzio: sarà la fine dell’incompiuta storica

06 giugno 2020
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ORGOSOLO. Dal tre giugno è ripartito l’iter per la ripresa dei lavori alla diga di Cumbidanovu. Fra una settimana verrà firmato il contratto per la progettazione definitiva. Ai fondi necessari per portare termine l’opera nel frattempo si sono aggiunti 24 milioni e adesso ci sono a disposizione ben 57 milioni. Non manca nulla perché questa volta, quella che anche il presidente del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale, Ambrogio Giuso definisce una “vergogna nazionale” possa finalmente vedere la luce, dopo qualche decina di anni. Dopo i danni causati al cantiere dal passaggio del Ciclone Cleopatra e l’abbandono dell’impresa vincitrice dell’appalto sembrava che il peggio fosse passato. Dall’inizio del 2020 tutto finalmente sembrava filare liscio per l’iter della ripresa dei valori invece, ci mancava solo lo stop causato dal Coronavirus che, si spera, stia dando gli ultimi colpi di coda. «A febbraio - dice il presidente Guiso - erano state aperte le buste della gara sulla nuova progettazione dell’opera, tutto era stato predisposto per la stipula del contratto poi è arrivato il fermo per il Coronavirus. Il 3 giugno la ripartenza dell’iter: il notaio ha predisposto il tutto per la stipula del contratto poi ci saranno sei mesi tempo per fare il progetto e poi fare la gara per il lavoro vero e proprio. La base della diga rimane quella che è già stata fatta. Una volta fatto l’appalto si va veloci anche perché i fondi adesso ci sono tutti, ci sono 20 milioni in più. È notizia di 10 giorni fa - sottolinea Guiso -: il ministero delle Infrastrutture ha decretato il sigillo dei 20 milioni e 4 milioni devono arrivare dall’assessorato regionale ai Lavori pubblici e sono 24 milioni in più. 33 c’erano già a disposizione per cui ora, abbiamo 57 milioni di euro. Un appalto sostanzioso, forse quello più cospicuo in questo momento in Sardegna e non solo. C’era paura perché fino poco tempo fa si pensava di andare sotto di sei sette milioni. Tutto superato - conclude il presidente del Consorzio-. Si può ricominciare tranquillamente e finire i lavori senza problemi, almeno dal punto di vista finanziario».

L’appalto, che aveva un importo a base d’asta di circa 1.636.000 euro è stato aggiudicato ad un raggruppamento temporaneo di professionisti che ha offerto un ribasso del 36%. Non si è potuto procedere alla consegna della progettazione a causa del blocco nazionale degli spostamenti dovuto all’emergenza Covid-19, poiché i professionisti appartengono a società di ingegneria con sede nel Nord Italia. Con il venir meno dei vincoli di spostamento, il Consorzio si è attivato per dar corso all’appalto e si prevede di stipulare il contratto e consegnare il servizio di progettazione entro la seconda metà del mese di giugno.

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