La Nuova Sardegna

Nuoro

Posada assume 56 giovani per controllare i parcheggi

di Sergio Secci
Posada assume 56 giovani per controllare i parcheggi

Iniziativa del Comune, saranno formati dal Centro di educazione ambientale Il sindaco Tola: «Presidieranno anche i punti di accesso per filtrare le presenze» 

07 giugno 2020
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POSADA. Il patrimonio più prezioso del comune di Posada in campo ambientale, è sicuramente il vasto sistema litorale e dunale che si estende per cinque chilometri dalla torre di San Giovanni alla pineta di Orvile. Una spiaggia incontaminata con cinque ingressi (Orvile, Iscraios, Sutt’e riu, Su Tiriarzu e San Giovanni) tutti dotati di forte attrattiva per il turismo balneare e luogo ricreativo per la comunità locale. Quest’anno l’emergenza del Covid19 richiederà una revisione sostanziale dei comportamenti da adottare nella sua fruizione e il comune seguendo le direttive regionali e nazionali, ha definito le modalità di ingresso e le norme di comportamento per garantire il libero accesso e un utilizzo sicuro e sostenibile.

Il Comune assumerà 56 volontari ambientali che saranno formati dal centro di educazione ambientale e supportati dalla protezione civile comunale alla quale verrà affidato il controllo delle presenze in spiaggia. I giovani oltre che staccare i biglietti per i parcheggi (i prezzi quest’anno saranno dimezzati) dovranno aiutare i vacanzieri ad applicare correttamente le norme di distanziamento e comportamento segnalando eventuali trasgressioni alla polizia municipale nel caso di mancato rispetto delle distanze o di superamento della capacità di carico prestabilita.

«I volontari ambientali – spiega il sindaco Roberto Tola – presidieranno i punti di accesso alla spiaggia costituiti dalle aree di parcheggio che saranno a numero contingentato, in modo da filtrare e controllare il flusso di bagnanti alle spiagge. I volontari ambientali veicoleranno, insieme alle necessarie informazioni sulle norme comportamentali per il contrasto alla diffusione del Covid19, di carattere ambientale sui valori e le fragilità del sistema costiero che rafforzino la rilevanza delle nuove norme di fruizione anche per le finalità di tutela del Parco di Tepilora». Il progetto “Amo la spiaggia” prevede anche che si possa chiedere agli stessi bagnanti la disponibilità a prendersi cura dei luoghi di fruizione con iniziative di carattere ambientale per la raccolta dei rifiuti. «Insieme al materiale informativo sulle disposizioni vigenti sul territorio comunale circa l’utilizzo di plastiche monouso – spiega Tola – verranno distribuiti sacchetti per il recupero della plastica abbandonata in spiaggia. La situazione di criticità sociale ed economica che stiamo affrontando può diventare opportunità e occasione per definire in modo ancora più accurata la gestione del demanio costiero libero da concessioni, il più delicato fra i beni comuni e una risorsa straordinaria per il nostro territorio sia dal punto di vista ambientale che sociale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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