La Nuova Sardegna

Nuoro

da ollolai a sorgono 

Gli uffici postali della Barbagia ripartono a pieno regime

di Michela Columbu
Gli uffici postali della Barbagia ripartono a pieno regime

OLLOLAI. Vengono via via ripristinati anche nei centri della Barbagia gli orari e le giornate di apertura degli sportelli di Poste italiane, che durante il lockdown erano stati fortemente limitati...

09 giugno 2020
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OLLOLAI. Vengono via via ripristinati anche nei centri della Barbagia gli orari e le giornate di apertura degli sportelli di Poste italiane, che durante il lockdown erano stati fortemente limitati per evitare la diffusione dei possibili contagi di coronavirus. Aperture a giorni alterni che in numerosi centri avevano creato non pochi disagi all’utenza costretta a lunghe file fuori dagli uffici dove si può entrare uno per volta. Disagi che ad esempio a Ollolai, hanno portato l’amministrazione comunale a stringere un accordo con le Poste private per andare incontro alle necessità degli utenti, e tentare di far diminuire il numero di utenti in coda davanti all’ufficio postale, per giunta al freddo, dove si radunavano anche trenta persone. Ora con il ritorno graduale alla normalità, e l’apertura quotidiana, si spera in un ripristino di quei ritmi di sempre.

«A partire da ieri, lunedì 8 giugno, infatti, altri cinque uffici postali della provincia il cui orario di apertura al pubblico era stato temporaneamente rimodulato, sono tornati ad essere operativi su sei giorni – spiegano da Poste italiane – dal lunedì al sabato. A vedere ristabilito il consueto orario sono gli uffici postali di Ollolai, Ovodda, Sorgono, Cala Gonone e Lotzorai. Attualmente, in provincia di Nuoro e in Ogliastra, sono 94 sul totale di 95 il numero degli uffici postali aperti. Poste italiane coglie l’occasione per ribadire l’invito ai cittadini ad entrare negli uffici postali avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico».

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