La Nuova Sardegna

Nuoro

«Non c’è Covid che fermi il matrimonio al nuraghe»

di Alessandra Porcu
«Non c’è Covid che fermi il matrimonio al nuraghe»

Lui di Macomer, lei di Borore: le nozze slittano di un anno ma si faranno lo stesso Un’altra coppia di promessi sposi si scambieranno gli anelli a su Cantareddu 

09 giugno 2020
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MACOMER. Eva Scrementi, 30enne di Borore, e Mauro Fanti, 33enne di Macomer, hanno aspettato fino all’ultimo prima di prendere la decisione. Poi sono stati costretti a farlo. «Avremmo dovuto sposarci il prossimo 12 settembre nel sito archeologico bororese di Duos Nuraghes – racconta la giovane al telefono da Manchester, dove lavora come manager in una caffetteria –, ma purtroppo la pandemia ha stravolto i nostri piani». «Tutto rimandato al 4 settembre 2021», si affretta a dire il futuro sposo, anche lui responsabile in un ristorante della città britannica. Il coronavirus avrà pure sparigliato le carte ma di sicuro non è riuscito a demotivare i due fidanzati. «All’inizio dell’anno era cominciato il conto alla rovescia. L’idea che mancassero solo 8 mesi al giorno delle nozze ci rendeva impazienti ed euforici allo stesso tempo. Non nego – precisa Eva –, che sia stato difficile dover annullare il matrimonio. Avevo già in mente ogni piccolo dettaglio. Ma ora, col senno di poi, credo sia stata la scelta più opportuna». «Il nostro desiderio più grande è celebrare quel giorno insieme a familiari, parenti e amici. Dovrà essere una grande festa e forse la paura del Covid avrebbe potuto influire negativamente su alcune scelte. Così, insieme a Maria Giovanna Lai e Claudia Spanu dello Special Sardinia Wedding, abbiamo preferito posticipare l’evento», spiega Mauro. Controcorrente, invece, la scelta di un’altra coppia di promessi sposi che convolerà a nozze il prossimo 8 agosto. «La location sarà quella de su Cantareddu, non lontana dal sito archeologico macomerese di Tamuli», precisa Maria Giovanna Lai, presidente di Sandalia green, cooperativa che da qualche anno organizza, insieme a un gruppo di operatori del settore, matrimoni in luoghi diversi e suggestivi della nostra isola. «Lo scopo del progetto – sottolinea – è quello di far conoscere e valorizzare le meraviglie archeologiche della Sardegna, compresi i prodotti enogastronomici e altre eccellenze locali». «In realtà – ammette Azzurra Fancellu, assessore comunale alla Cultura di Borore –, i matrimoni rinviati nel sito sono stati due e al momento non possiamo sapere con certezza cosa accadrà nei prossimi mesi. Di sicuro – sottolinea –, c’è che l’amministrazione civica sta avviando la procedura che, grazie all’inserimento lavorativo di alcune persone, permetterà di ripulire le aree archeologiche del nostro paese. Il finanziamento concesso sarà dimezzato rispetto a quello dello scorso anno. Resta da definire, causa emergenza sanitaria, il periodo di inizio lavori».

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