La Nuova Sardegna

Nuoro

Posada, l’ora della verità per la cittadella scolastica

di Sergio Secci
Posada, l’ora della verità per la cittadella scolastica

Il 18 giugno il Consiglio di Stato si pronuncerà sulla disputa tra impresa e Comune Pegaso costruzioni aveva perso davanti al Tar ma ha proseguito l’azione legale

09 giugno 2020
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POSADA. Occorrerà attendere una decina di giorni per conoscere almeno informalmente l’esito della sentenza che al Consiglio di Stato vede contrapposte le due imprese che hanno partecipato al bando per la realizzazione della cittadella scolastica. Il 18 giugno i giudici decideranno infatti sull’eventuale sospensiva dell’assegnazione dell’appalto chiesta dalla Pegaso costruzioni che nello scorso mese di gennaio aveva visto respinta dal Tar la richiesta di rettificare la graduatoria che la vedeva seconda alle spalle dell’Elettrica Sistem. Il Tribunale Amministrativo Regionale aveva respinto la richiesta della Pegaso dando ragione all’amministrazione comunale e sancendo di fatto la regolarità dell’operato dell’ufficio tecnico e della commissione giudicatrice. L’impresa condannata al pagamento delle spese legali non si è comunque arresa e ha inoltrato un ricorso al consiglio di Stato chiamato ad esprimersi.

«Siamo in attesa di conoscere l’esito della sentenza per sapere quale delle due imprese si aggiudicherà l’appalto – dice il sindaco Roberto Tola – per noi è importante iniziare quanto prima i lavori. Si è perso del tempo prezioso che deve essere in qualche modo recuperato per questo chiederemo all’impresa che si aggiudicherà i lavori di iniziare immediatamente. Speriamo inoltre che il consiglio di Stato non rinvii ulteriormente la discussione della causa».

La speranza di tutti i cittadini e soprattutto del mondo scolastico è che si possa dare il via ai lavori di demolizione del vecchio caseggiato di Part’è Sole dove sorgerà la nuova cittadella scolastica (è prevista anche la realizzazione di una palestra coperta) da realizzarsi con i cinque milioni di euro messi a disposizione da Regione e Comune. Questo perché gli scolari, sono provvisoriamente ospitati in tre siti, nella scuola dell’infanzia, nella sede di via Amendola e nel centro sociale. Questo potrebbe creare problemi di spazio se dal ministero dell’istruzione, dovessero essere emanati provvedimenti di distanziamento tra scolari alla ripresa delle lezioni a settembre. «Ancora non sappiamo quali saranno i criteri adottati dal ministero per lo svolgimento delle lezioni – replica il sindaco –.Non appena saremo in possesso delle direttive, provvederemo di conseguenza ad effettuare quanto richiesto per mettere in sicurezza bambini ed insegnati durante le ore di lezione».

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