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L’Imu slitta a fine settembre: la giunta verso la proroga
di Sandro Biccai
MACOMER. I contribuenti di Macomer potranno pagare la nuova Imu, la tassa sugli immobili in vigore dal 1 gennaio e che riunisce in un'unica imposta le vecchie Imu e Tasi, anche dopo il 30 settembre...
10 giugno 2020
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MACOMER. I contribuenti di Macomer potranno pagare la nuova Imu, la tassa sugli immobili in vigore dal 1 gennaio e che riunisce in un'unica imposta le vecchie Imu e Tasi, anche dopo il 30 settembre 2020. È questo l'orientamento degli amministratori macomeresi, decisi a prorogare la scadenza canonica del 16 giugno per aiutare le famiglie alle prese con i pesanti effetti negativi causati dal coronavirus e dalla chiusura di molte attività economiche. In un primo momento la proroga era stata fissata al 31 luglio; ora la scadenza, manca solo l'ufficialità, dovrebbe essere spostata in avanti di ulteriori due mesi, allineandosi ai termini fissati per il pagamento degli altri tributi locali. Di questo discuterà proprio oggi il consiglio comunale.
In sostanza, i contribuenti della cittadina del Marghine avranno la possibilità di scegliere, a propria discrezione, il momento in cui procedere al versamento dell'acconto Imu: entro il termine del 16 giugno fissato a livello nazionale o, eventualmente, dopo il 30 settembre, sfruttando la propoga decisa a livello locale. C'è però un'eccezione importante, riguardante i fabbricati appartenenti alla categoria D, comprendente, tra gli altri, i fabbricati strumentali alle attività agricole, per i quali la scadenza rimane in tutti i casi quella del 16 giugno.
Il saldo Imu dovrà essere pagato, invece, entro 16 dicembre e il suo ammontare verrà determinato secondo le aliquote stabilite dai singoli comuni. Nessun cambiamento sostanziale in tema di esenzioni. Nello specifico, sono esentati dal versamento della nuova Imu i terreni agricoli, le unità immobiliari adibite ad abitazione principale e relative pertinenze, con esclusione dei fabbricati appartenenti alle categorie A/1, A/8 e A/9; le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari; i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali se abitazioni principali.
In sostanza, i contribuenti della cittadina del Marghine avranno la possibilità di scegliere, a propria discrezione, il momento in cui procedere al versamento dell'acconto Imu: entro il termine del 16 giugno fissato a livello nazionale o, eventualmente, dopo il 30 settembre, sfruttando la propoga decisa a livello locale. C'è però un'eccezione importante, riguardante i fabbricati appartenenti alla categoria D, comprendente, tra gli altri, i fabbricati strumentali alle attività agricole, per i quali la scadenza rimane in tutti i casi quella del 16 giugno.
Il saldo Imu dovrà essere pagato, invece, entro 16 dicembre e il suo ammontare verrà determinato secondo le aliquote stabilite dai singoli comuni. Nessun cambiamento sostanziale in tema di esenzioni. Nello specifico, sono esentati dal versamento della nuova Imu i terreni agricoli, le unità immobiliari adibite ad abitazione principale e relative pertinenze, con esclusione dei fabbricati appartenenti alle categorie A/1, A/8 e A/9; le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari; i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali se abitazioni principali.