La Nuova Sardegna

MAGOMADAS. Dopo la notizia del danneggiamento dell’auto di proprietà del presidente del comitato Ambiente Planargia, l’azienda che gestisce i fanghi da depurazione in territorio di Magomadas, divenuta in questi mesi oggetto di forti contrasti, prende posizione ed esprime solidarietà a Francesco Sechi. «Due ruote squarciate con una lama a nostro avviso rappresentano un vero e proprio atto vandalico che condanniamo. Nessuna forma di violenza può essere tollerata e ci auguriamo che le autorità presto trovino il colpevole o i colpevoli di tale gesto», scrivono i due soci della Geco Bonifacio Angius e Leonardo Galleri in un comunicato stampa nel quale ricordano di essere stati loro stessi vittime di un atto doloso di cui ancora non si è riusciti ad individuare i responsabili.

Un tentativo di stemperare gli animi, dunque, ribadendo la disponibilità a dialogare con la cittadinanza e a collaborare con i comuni del territorio, a fronte di un clima incandescente nel quale gli abitanti della zona continuano a lamentare pesanti disagi dovuti ai miasmi e alla presenza massiccia di mosche e le cui dichiarazioni sono ora all’attenzione della Procura, che ha inviato sul posto il corpo forestale per raccogliere le testimonianze negli incontri che si susseguono da qualche giorno.

Il Comune di Magomadas intanto prosegue per la strada già intrapresa con la diffida al responsabile del settore ambiente delle Provincia di Nuoro: questa volta ad incassare la diffida sono, ciascuno per le proprie attribuzioni, il direttore della Assl di Oristano e il direttore del dipartimento di prevenzione zona centro dell’Ats Sardegna. Le due amministrazioni sono chiamate in causa dai legali del Comune in quanto non avrebbero posto in essere gli approfondimenti e i provvedimenti di loro competenza, ai quali ora li si richiama formalmente.