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Redentore, la sfilata di Nuoro a rischio: «Ora è certa solo la messa»

Valeria Gianoglio
Redentore, la sfilata di Nuoro a rischio: «Ora è certa solo la messa»

L’edizione 120 della festa dei costumi potrebbe saltare per le norme di sicurezza. Il vicesindaco Cocco: «Stiamo soppesando costi e benefici con i nuovi protocolli»

12 giugno 2020
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NUORO. «L’unico dato certo, sinora, è la messa della giornata del 29 agosto. Il resto, a cominciare dalla sfilata dei costumi, la penultima domenica di agosto, è tutto in forse. Stiamo pesando costi e benefici, facendo i conti con i protocolli legati alle manifestazioni che richiamano molte persone, e abbiamo avviato interlocuzioni sia con la Regione per la questione dei fondi riservati ai grandi eventi, sia con la Curia vescovile per l’aspetto religioso della manifestazione». Il vicesindaco e assessore alla Cultura, Sebastian Cocco, non nasconde la complessità del momento e le mille difficoltà, norme, ordinanze e regolamenti legati alla battaglia anti-Covid, che quest’anno dopo tantissimi anni di storia, rischiano di far saltare la sfilata del Redentore, alla fine di agosto.

A quest’ora, in altri tempi, gli uffici del Comune erano tutti un pullulare di telefonate, richieste da parte dei gruppi folk, cavalieri, e associazioni. E già cominciavano anche a spuntare le prime polemiche d’ordinanza: anche quelle ormai parte integrante dell’organizzazione dell’evento. Chi diceva che il percorso dei costumi fosse troppo corto, chi denunciava con forza la mancanza di uno spazio adeguato per i cavalli e i cavalieri, chi segnalava la carenza di tribune e postazioni riservate ai disabili. E anche chi, invece, semplicemente programmava un cartellone di eventi collaterali, tra musica, teatro, letture, natura e ambiente. Ecco, di tutto questo, per ora tra le strade di Nuoro, non si è visto granché: tutto, o quasi, congelato anch’esso dal coronavirus e dalle conseguenze della pandemia sotto il profilo della sicurezza e della gestione dei grandi eventi.

«Stiamo valutando tutto – spiega, ancora, il vicesindaco Cocco – a cominciare dalla disponibilità dei finanziamenti regionali, per sapere se anche quest’anno ci saranno e se potremo utilizzarli. E poi, soprattutto, ci stiamo confrontando con il discorso dei diversi protocolli di sicurezza per il Covid legati alle grandi manifestazioni. Ci sono diverse norme da applicare nel caso di eventi all’aperto e in caso di eventi al chiuso. Ma dobbiamo soppesare bene tutto per considerare costi e benefici. Ci stiamo chiedendo, insomma, se valga davvero la pena affrontare tutto questo discorso di norme e regolamenti, per promuovere un evento che poi, a causa delle nuove regole, non può attrarre più di un certo numero di persone. L’unico dato certo, dunque, per ora è la messa e la giornata dedicata ai riti religiosi, che si celebrano come sempre il 29 agosto». E restano in forse anche, nella stessa giornata del 29 agosto, la processione del mattino presto, dalla Cattedrale sino ai piedi della statua del Redentore.

Mentre, come aggiunge il vicesindaco Cocco, «se, oltre alla messa al monte Ortobene, c’è un’altra certezza, è quella legata alla preparazione di un cartellone di eventi culturali legati alla manifestazione. Un percorso che accompagni il periodo di festa e che richiami tanta gente in città: perché quello rimane uno dei nostri principali obiettivi».

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