La Nuova Sardegna

Nuoro

Attentato all’ex Peschiera incursione in pieno giorno

di Sergio Secci
Attentato all’ex Peschiera incursione in pieno giorno

Incendiata la porta della struttura appena acquisita dal Parco di Tepilora Ceduta dopo il fallimento di una coop, sarà presto recuperata da Legambiente

12 giugno 2020
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POSADA. Proprio nel giorno in cui alle spiagge della Baronia di Posada vengono assegnate per la dodicesima volta consecutiva le Cinque vele di Legambiente, un attentato incendiario è stato messo a segno in pieno giorno contro quella che dovrebbe presto diventare una delle sedi del Parco regionale di Tepilora. Utilizzando liquido incendiario (con tutta probabilità benzina), intorno alle 14,30 di ieri qualcuno ha dato fuoco al portoncino d’accesso della vecchia Peschiera, che si trova in prossimità della foce del fiume in località San Giovanni. Una incursione quanto meno spavalda, visto l’orario e la conseguente possibilità concreta di poter essere individuato nell’immediato.

Le fiamme hanno completamente distrutto la porta di accesso ai locali dello stabile che proprio di recente l’ente Parco ha acquisito dal Tribunale fallimentare di Nuoro, dopo il fallimento della cooperativa La Bottarga.

Ad accorgersi del fumo che fuoriusciva da una finestra, sul retro dell’ex Peschiera è stato un passante che ha fatto il giro del locale scoprendo così che si trattava di un probabile attentato. Sul posto sono prontamente arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Siniscola che hanno messo in sicurezza i locali e accertato la chiara origine dolosa del rogo. A San Giovanni, sul litorale tra Posada e La Caletta di Siniscola, nel giro di pochi minuti sono arrivati anche il presidente del Parco naturale regionale di Tepilora, nonché sindaco di Posada, Roberto Tola, ed i carabinieri della compagnia di Siniscola che hanno avviato le indagini acquisendo immediatamente le immagini di alcune telecamere di sorveglianza presenti nella zona.

Vista l’ora cui è stato messo a segno l’attentato, non si esclude il gesto di qualche sconsiderato. Nessuna ipotesi viene comunque tralasciata anche perché l’ex Peschiera era già stata nel mirino degli attentatori. È lo stesso presidente del Parco a confermare che circa un mese fa, i soliti ignoti hanno fatto irruzione nei locali danneggiando alcuni infissi interni.

«Propendiamo per il gesto di qualche incosciente – dice il presidente Tola –. Non abbiamo nessun motivo per pensare che si tratti di un gesto rivolto contro il Parco Tepilora anche perché non ci sono motivi di tensione con pescatori e oltre persone che frequentano l’area. Speriamo di poter presto affidare i lavori di recupero dei locali e mettere in sicurezza la zona con sistemi di videosorveglianza». Proprio nei giorni scorsi, Marta Battaglia, di Legambiente, aveva presentato il progetto finanziato dalla Regione Sardegna, “Una piazza sul fiume”, per recuperare l’ex Peschiera con l’obiettivo di insediarvi una delle case del Parco che segue la riacquisizione al patrimonio pubblico dell’intera zona umida con l’ex Peschiera che assumerà un valore simbolico e testimoniale di questa visione strategica. Secondo il progetto, a breve le aree esterne al locale diventeranno una piazza sul fiume, luogo di memoria e narrazione delle vicende e dei valori dell’area grazie a 29mila euro giunti da Cagliari. «Si procederà alla rimozione di detriti ed elementi in abbandono – spiega Marta Battaglia – alla pulizia dai rifiuti urbani abbandonati, ricostituzione della copertura vegetale autoctona e creazione di percorsi, staccionate di delimitazione e cartellonistica».

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