La Nuova Sardegna

Nuoro

Il Festival dei tacchi più forte del virus

di Claudia Carta
Il Festival dei tacchi più forte del virus

Jerzu, confermata la kermesse culturale dal 5 al 9 agosto: ci sarà Moni Ovadia

12 giugno 2020
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JERZU. La cultura non si ferma nemmeno a Jerzu. Ad agosto sarà ancora una volta teatro, arte e grandi incontri. Perché sarà ancora una volta Festival dei Tacchi. L’edizione numero 21 delle kermesse estiva più attesa e rinomata farà del capoluogo del Cannonau il suo primo e unico palcoscenico, realizzando dal 5 al 9 agosto la consueta full immersion, con un cartellone ricco di prime volte, graditi ritorni e anteprime nazionali. È Cada Die Teatro, la compagnia teatrale di ricerca – che consacra ancora una volta il regista e attore Giancarlo Biffi come suo lungimirante direttore artistico, instancabile realizzatore di progetti e collaborazioni nazionali e internazionali – a sciogliere le riserve e a confermare la realizzazione del Festival. Oggi alle 11, sulla piattaforma multimediale Zoom, la conferenza stampa di presentazione alla quale prenderanno parte lo stesso Biffi, il sindaco di Jerzu, Carlo Lai, oltre a Marcello Usala, presidente della Cantina sociale Antichi Poderi, azienda jerzese che da sempre ospita gli spettacoli teatrali. Ospite della conferenza anche il presidente di Federcultura Sardegna, Marco Benoni. A coordinare i lavori, l’attore e regista Mauro Mou. Tra gli appuntamenti in calendario quelli legati agli spettacoli di Moni Ovadia, attore, regista e musicista italiano di origine bulgara, che nella proposta di un teatro musicale, ha trovato la sua forma espressiva più congeniale; di Andrea Pennacchi, attore padovano con all'attivo numerosi film per la Tv, noto “el Pojana” dei monologhi nel tour di “Propaganda Live” targato La7; per continuare con Giuseppe Cederna, attore e scrittore romano che ha lavorato al fianco di registi del calibro di Ettore Scola, Comencini, Salvatores, Neri Parenti. Fra i ritorni d’autore, quello del comico, imitatore e musicista Max Paiella. Jerzu continua strenuamente a credere nel progetto avviato oltre vent'anni fa e resta l’unico attore della Valle del Pardu a ospitare la rinomata rassegna agostana: «Lo facciamo con la stessa, immutata passione – commenta il sindaco Carlo Lai – e soprattutto con il medesimo impegno economico. Uno sforzo finanziario non indifferente, ma al tempo stesso un investimento sulla crescita culturale perché parliamo davvero di cultura allo stato puro. Lavoriamo da sempre con grandi professionisti e portiamo a Jerzu grandi nomi del teatro: cultura e territorio è per noi un binomio inscindibile».

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